VENEZIA - Se il trend di calo del virus sarà confermato anche il Veneto potrebbe diventare zona bianca, dal 7 giugno prossimo. Il Friuli Venezia Giulia lo sarà invece dal primo del mese. E subito arriva il commento del presidente della Regione, Luca Zaia: «Le abbiamo sentite tutti le Cassandre, e le previsioni più negative possibili dopo le riaperture dal 26 aprile...C'è gente che si è giocata tutte le fortune per far in modo che la sfiga arrivasse addosso alla comunità.
Virus in calo in Veneto
«Per carità, il virus ha insegnato che può avere cambiamenti repentini - ha aggiunto - ma ricordo che è stato anche detto che l'arrivo della bella stagione, l'arieggiamento, le temperature più alte, l'incidenza dei raggi i raggi ultravioletti possono contribuire positivamente. Magari non si capisce ancora scientificamente, ma quello dei virus respiratori è un andamento correlato alla buona stagione. Ha senso allora seguire e accompagnare questo processo, mettendo mano al coprifuoco e allargare un po' di più. Anche perché - ha concluso - un minimo di collaudo sul campo è già stato fatto».
Zaia in diretta: «Vaccinazioni, con i nostri certificati si può andare ovunque»
I sacrifici dei veneti premiati
«Questo è il frutto dei nuovi parametri. Diciamo che noi siamo sulla buona strada. I sacrifici vengono sempre premiati. Adesso bisogna assolutamente insistere: "pancia a terra" e lavorare affinché questa incidenza sotto i 50 casi su 100.000 abitanti resti tale o migliori ancora, iperchè si possa chiudere anche questa partita del coprifuoco dal 7 giugno, in virtù dei nuovi parametri». «Questa - prosegue il governatore - dà anche la dimensione del grande lavoro fatto da tutti i veneti, in un contesto difficile, avendo vissuto questa infezione ormai da 15 mesi». «Adesso non bisogna abbassare la guardia - conclude Zaia - bisogna rispettare le regole, perché, se il parametro di 50 casi ogni centomila abitanti dovesse tornare sopra la soglia, significa che torneremo di nuovo ad avere problemi».