Il Veneto "guadagna" 20 giorni di sole: le spiagge venete allungano la stagione

Mercoledì 19 Aprile 2023 di Tiziano Graziottin
Il Veneto "guadagna" 20 giorni di sole: le spiagge venete allungano la stagione

MESTRE - Troppi giorni di cielo sereno possono essere una iattura: acqua insufficiente rispetto alle necessità, inquinamento alle stelle, problemi di varia natura connessi alla siccità e via sgranando il tristo rosario del cambiamento climatico. Ma a Nordest, abituati a guardare il bicchiere anche ben sotto il livello del mezzo pieno, qualcuno osserva che dalla difficoltà può nascere un’opportunità. E il consolidarsi del “bel tempo” anche fuori dai mesi tradizionalmente vocati alle vacanze può diventare la chiave di volta per l’allungamento della stagione da anni vagheggiato da operatori e amministratori della costa veneta. È la Fondazione Think Tank Nordest, sempre più serbatoio di idee, a mettere in fila i dati raccolti dall’Arpav, evidenziando che nel litorale del Veneto Orientale (quindi da Cavallino a Bibione) il numero dei giorni soleggiati è in netta crescita: «Presso le stazioni di rilevazione posizionate lungo le spiagge della Venezia Orientale - evidenzia la nota di Think Tank - si è passati da una media di 281 giorni di sole all’anno nel periodo 2010-2016 a 288 tra 2017 e 2022. In particolare, tra 2019 e 2022 l’incremento è stato veramente significativo: il massimo si è raggiunto proprio nel 2022, con un valore ben superiore alle 300 giornate soleggiate all’anno lungo tutto il litorale da Cavallino a Bibione, passando per Jesolo, Eraclea e Caorle. Oggi, quindi, la costa veneta - ed è evidente che il ragionamento vale anche per la parte sud da Sottomarina a Rosolina, ndr - può contare su 300 giorni di sole all’anno, al pari di altre rinomate località turistiche italiane e straniere che godono di un clima quasi sempre mite».

SENZA PIOGGIA

Parallelamente nella stessa area sono calati bruscamente i giorni di pioggia, e i dati in questo senso sono impietosi se pensiamo alla “fame d’acqua” del territorio: dal 2010 ad oggi, lungo le spiagge della Venezia Orientale si registra un netto calo dei millimetri di pioggia a marzo (da 99 nel periodo 2010-2016 a 50 tra 2017 e 2022) e ottobre (da 113 a 52), con la diminuzione anche dei giorni piovosi (da 8 a 5 sia in marzo che in ottobre).

In assoluto, evidentemente, c’è di che preoccuparsi (proprio su questo giornale abbiamo parlato dell’incubo “piscine vuote” sulla costa come effetto collaterale della siccità) ma visto che questo è lo scenario vale la pena di prenderne in considerazione anche le ricadute potenzialmente positive. «È quello che abbiamo voluto fare analizzando i dati Arpav - osserva l’avvocato Antonio Ferrarelli, presidente di Think Tank Nordest - perchè effettivamente questo aumento considerevole dei giorni di sole, 305 l’anno scorso, deve innescare delle riflessioni. Qui c’è veramente la possibilità di portare la stagione da marzo a ottobre puntando su un ospite diverso, non più legato esclusivamente a “spiaggia e mare”: pensiamo al turismo congressuale, agli eventi di carattere sportivo, a chi vuole godersi il litorale e l’aria aperta lontano dalla canea, alle comitive che possono soggiornare negli hotel della costa per poi scoprire un entroterra ricco come il nostro sia sul piano architettonico e culturale che su quello eno-gastronomico. Proprio sul nuovo rapporto tra la costa e il territorio che le sta alle spalle si gioca una fetta importante dell’allungamento della stagione, e a questo proposito posso dire che nelle riunioni che facciamo (Ferrarelli è al vertice anche del Distretto turistico della Venezia Orientale, ndr) sono sempre di più gli operatori dell’entroterra che si mettono a disposizione delle progettualità di area, nella consapevolezza che una stagione “lunga” 8 mesi porta beneficio a tutti». Si tratterà anche, evidentemente, di impostare una campagna di comunicazione che vada in questa direzione. Da Jesolo, capofila di questa strategia, a Caorle, da Cavallino a Bibione gli operatori hanno capito l’antifona con eventi sempre più frequenti prima e dopo l’estate: il concetto stesso di “fuori stagione” non abita più qui. 

Ultimo aggiornamento: 17:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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