Avances del vedovo alla fioraia sottocasa, l’80enne dovrà risarcirla con 800 euro

Martedì 29 Settembre 2020 di Gianluca Amadori
Nel mirino dell'anziano, la fioraia sotto casa
1
VENEZIA - Dopo la morte della moglie ha continuato a recarsi nel negozio sotto casa ad acquistare fiori, fino a quando la titolare dell’esercizio commerciale, una donna di 48 anni, sentendosi importunata, lo ha denunciato per stalking. 

Un ottantenne veneziano è stato condannato ieri a otto mesi di reclusione per gli atti persecutori di cui è stata vittima la fioraia, alla quale il giudice Roberta Marchiori ha accordato un risarcimento di 800 euro per i danni sofferti; somma che l’anziano dovrà versarle.

La sentenza è stata emessa nel pomeriggio di ieri, a conclusione di un processo celebrato al palazzo di giustizia di Venezia, a piazzale Roma. La sostituto procuratore Daniela Moroni in chiusura della sua requisitoria aveva chiesto la condanna dell’ottantenne proprio ad otto mesi di reclusione.
La vicenda risale a qualche anno fa, ed è stato denunciato dalla stessa fioraia, la quale riferì che l’uomo si recava nel suo negozio anche cinque volte al giorno, mal vestito, talvolta senza lavarti, e che in più di un’occasione l’aveva importunata: toccandola, toccandosi i genitali e insistendo oltre misura con le sue avances.

RINVIO A GIUDIZIO
Le accuse di stalking e molestie sono state confermate dalla sorella della fiorista e così la Procura, nel 2017, a conclusione delle indagini preliminari, ha chiesto il rinvio a giudizio dell’uomo. Il legale del vedovo, l’avvocato Emanuele Compagno, in un’appassionata arringa difensiva, ha cercato di smontare il quadro accusatorio sostenendo che i fatti contestati non configurano il reato di stalking.

«Il mio assistito è una persona molto fragile psicologicamente e anche fisicamente spiega il difensore - Compra fiori per la moglie defunta, quasi sempre rose, anche 5 volte in un giorno, nel negozio sotto casa sua, per poi metterli nel soggiorno di casa, davanti alla fotografia dell’amata moglie scomparsa». 

Il legale si è battuto per dimostrare che l’anziano non aveva l’intenzione di perseguitare la fiorista e soprattutto che, malfermo sulle gambe com’è, e com’era all’epoca dei fatti, non poteva rappresentare per lei alcun pericolo. «Era alla ricerca solo di attenzioni e affetto e andava aiutato a superare quel suo periodo difficile. Presenterò appello contro una sentenza che ritengo profondamente ingiusta».

 

Teresa, 107 anni, la più longeva: "Il segreto? Mai cenare"

VITTORIO VENETO - Sette più sei? Tredici" risponde l'ultracentenaria.

Ha ancora la mente allenata ai calcoli matematici, sebbene semplici, Teresa Braido che mercoledì scorso ha spento ben 107 candeline, confermandosi la più longeva vittoriese.

 
Ultimo aggiornamento: 14:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci