Venezia, dal ministero arrivano 131 milioni per la svolta verde dei vaporetti

Domenica 25 Aprile 2021 di Tomaso Borzomì
Vaporetto a Venezia
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VENEZIA - I prossimi 10 anni porteranno nelle casse del Comune 131 milioni per 62 nuove imbarcazioni di trasporto pubblico locale e per la sistemazione di altre 37, Una boccata d'ossigeno non indifferente, soprattutto dato il fatto che da tempo l'amministrazione comunale chiede aiuto al Governo per sopperire alle peculiarità veneziane. Si tratta di fondi nazionali per ammodernare i mezzi di trasporto pubblico marittimo e lagunare, rendendoli sostenibili dal punto di vista ambientale. «Grazie al ministro dei Trasporti Giovannini per la conferma di questo importantissimo investimento dedicato al trasporto pubblico su acqua- spiega il sindaco Luigi Brugnaro - Rendere più green i nostri vaporetti, con motorizzazioni ibride, consentirà al Gruppo Avm di migliorare non solo la qualità del servizio di trasporto pubblico locale in laguna, ma anche di ridurre le emissioni ambientali dei parametri inquinanti».


IL PIANO

Sul tema si innesta anche l'intervento del consigliere comunale Gianfranco Bettin (Verde progressista).

Il finanziamento del ministero delle Infrastrutture nel periodo 2020-23, secondo una sua ricostruzione, prevede 120 milioni per l'acquisto di vaporetti e altri mezzi navali, 11.2 milioni per la ristrutturazione del comparto acqueo e 23 milioni per i nuovi pontili di attracco o la ristrutturazione. Bettin spiega che si dovrebbe procedere all'acquisto di cinque vaporetti tradizionali entro l'anno in corso, 17 foranei di cui 10 ibridi, 24 battelli ibridi, 13 motoscafi, un ferryboat simile al San Marco, due simili al Lido di Venezia, la rimotorizzazione della motonave Pellestrina e di altri mezzi in uso oltre all'adeguamento del Marco Polo. Un piano che però genera scontento nel consigliere a causa della mancata spiegazione da parte del Comune sugli investimenti da farsi in questo senso: «Nuovo sarebbe sapere come esattamente e con quali modalità verranno finalmente spesi questi fondi. Invece tutto questo non è ancora chiaro», dice Bettin. Per questo, il consigliere aveva chiesto con un'interrogazione all'assessore ai trasporti Renato Boraso, datata 9 dicembre 2020, lumi sul tema.


LE RICHIESTE

«Da mesi, infatti, abbiamo depositato un'interrogazione in cui si chiede come questi fondi verranno stanziati e, in particolare, come si intende utilizzarli per favorire il lavoro nei cantieri e nelle ditte locali, soprattutto in una contingenza drammatica di crisi come l'attuale». Bettin entra quindi nel dettaglio dell'interrogazione: «Vogliamo sapere se le proposte di acquisto di nuovi mezzi navali, i lavori di manutenzione e riqualificazione, le opere di costruzione o manutenzione, verranno presentate al mercato in un unico blocco o per lotti separati». Oltre a questo, per quello che riguarda il gruppo Avm, Bettin chiede «come intendano verificare la capacità di ogni potenziale offerente di soddisfare i vincoli contrattuali proposti dal committente (dimensioni e capacità dei cantieri, qualifiche, quadro e garanzie finanziarie ecc.) e, in seguito, la verifica sui lavori svolti». 
 

Ultimo aggiornamento: 26 Aprile, 09:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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