VENEZIA - I prossimi 10 anni porteranno nelle casse del Comune 131 milioni per 62 nuove imbarcazioni di trasporto pubblico locale e per la sistemazione di altre 37, Una boccata d'ossigeno non indifferente, soprattutto dato il fatto che da tempo l'amministrazione comunale chiede aiuto al Governo per sopperire alle peculiarità veneziane. Si tratta di fondi nazionali per ammodernare i mezzi di trasporto pubblico marittimo e lagunare, rendendoli sostenibili dal punto di vista ambientale. «Grazie al ministro dei Trasporti Giovannini per la conferma di questo importantissimo investimento dedicato al trasporto pubblico su acqua- spiega il sindaco Luigi Brugnaro - Rendere più green i nostri vaporetti, con motorizzazioni ibride, consentirà al Gruppo Avm di migliorare non solo la qualità del servizio di trasporto pubblico locale in laguna, ma anche di ridurre le emissioni ambientali dei parametri inquinanti».
IL PIANO
Sul tema si innesta anche l'intervento del consigliere comunale Gianfranco Bettin (Verde progressista).
LE RICHIESTE
«Da mesi, infatti, abbiamo depositato un'interrogazione in cui si chiede come questi fondi verranno stanziati e, in particolare, come si intende utilizzarli per favorire il lavoro nei cantieri e nelle ditte locali, soprattutto in una contingenza drammatica di crisi come l'attuale». Bettin entra quindi nel dettaglio dell'interrogazione: «Vogliamo sapere se le proposte di acquisto di nuovi mezzi navali, i lavori di manutenzione e riqualificazione, le opere di costruzione o manutenzione, verranno presentate al mercato in un unico blocco o per lotti separati». Oltre a questo, per quello che riguarda il gruppo Avm, Bettin chiede «come intendano verificare la capacità di ogni potenziale offerente di soddisfare i vincoli contrattuali proposti dal committente (dimensioni e capacità dei cantieri, qualifiche, quadro e garanzie finanziarie ecc.) e, in seguito, la verifica sui lavori svolti».