Obbligo di vaccinazione per i dipendenti degli hotel. «Vogliamo sospendere dal lavoro i no-vax»

Venerdì 28 Maggio 2021 di Tomaso Borzomì
Obbligo di vaccinazione per i dipendenti degli hotel. «Vogliamo sospendere dal lavoro i no-vax»
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VENEZIA - Obbligo vaccinale per coloro che lavorano nel comparto alberghiero. L' Associazione veneziana albergatori vuole introdurre una sorta di marchio Covid free per gli hotel che operano sul territorio, cercando di rendere più trasparente possibile la sicurezza verso i clienti. Una presa di posizione forte contro i no-vax o chi non vuole sottoporsi all'immunizzazione che vedrà coinvolte le organizzazioni sindacali, le associazioni di categoria di albergatori e ristoratori e gli enti bilaterali per il turismo. «La parte datoriale, che rappresento, vuole introdurre vincoli a privacy e libertà per quanto riguarda le scelte sanitarie di chi lavora a contatto con il pubblico, andando verso una sorta di obbligo vaccinale», fa sapere il vicedirettore Daniele Minotto. E così, in attesa del primo giugno, quando si aprirà la vaccinazione anche a chi ha rapporti diretti con la clientela, indipendentemente dall'anagrafe, l'associazione non vuol perder tempo prezioso: «Il turismo è una categoria prioritaria e questa fase può essere decisiva per dare una spinta a un settore che ha l'urgenza di ripartire.

Fintanto che il governo non si esprime sull'obbligo vaccinale, servono però altre soluzioni a garanzia della sicurezza degli ospiti e del personale stesso».


TOLLERANZA ZERO

Minotto prosegue facendo presente che si potrà arrivare anche a una sorta di tolleranza zero: «Alcuni tribunali si sono già espressi sul personale sanitario, permettendo alle aziende di sospendere e mettere a paga zero i lavoratori che sono a contatto con i pazienti e rifiutano di sottoporsi alla vaccinazione. Stiamo lavorando affinché questo possa essere applicato in analogia anche nel settore alberghiero e crediamo sia un punto di coerenza sul quale vogliamo riportare l'attenzione. Sia la parte datoriale che il sindacato dei lavoratori condividono infatti l'opinione che l'unica modalità di uscita è la più estesa copertura vaccinale anche nel turismo». L'obiettivo di Ava è però di estendere il diritto-dovere a tutte le realtà lagunari, prosegue il delegato degli albergatori: «Come rappresentanti delle aziende chiediamo di tutelarle con la più severa presa d'atto e con la volontà di risolvere problema, garantendo la possibilità di sospendere dal lavoro il dipendente non vaccinato. È un tema difficile da affrontare perché va in conflitto con alcune normative ma bisogna rendersi conto che siamo in una fase straordinaria, in una situazione da economia di guerra. Alcuni limiti dovranno quindi essere rivisti e c'è un dialogo aperto e una disponibilità da parte dei colleghi del sindacato».


PROMOZIONE ALL'ESTERO

Un altro punto all'ordine del giorno riguarda il marketing verso l'estero. Dopo la crisi derivata dall'eccezionale acqua granda del novembre 2019, Ava si pone in prima linea affinché non si ripetano malintesi. Per questo, un altro obiettivo riguarda la percezione che si ha all'estero di una sanità nazionale non sicura. Motivo per cui da parte di molti albergatori c'è l'esigenza di offrire trasparenza, garantendo sicurezza agli avventori, proprio con un marchio covid free. Il vicepresidente dell'Ava Minotto prosegue nell'analisi: «Tutti abbiamo la convinzione che il miglior biglietto da visita, per far ripartire l'economia, sia quello di garantire la sicurezza ai clienti attraverso la vaccinazione. Per questo è necessario permettere alle attività ricettive di avere la totale copertura vaccinale tra i lavoratori che vengono a contatto con gli ospiti, sia in fase di accoglienza che di pulizia delle stanze e di ristorazione». Quindi l'Ava offre una precisazione sullo stato attuale dei contagi: «I dati sono indiscutibili: man mano che la vaccinazione procede, c'è un progressivo calo di contagi e di effetti gravi per la salute. Gli operatori sanitari che prima si contagiavano e morivano, dopo la vaccinazione non sono più soggetti a questo tipo di rischio. È fondamentale procedere con la vaccinazione totale anche nel nostro settore». Da ultimo Minotto prende una posizione forte a favore della ricerca scientifica, contro i si dice: «I vaccini sono sicuri e vaccinarsi non è solo un diritto ma anche un dovere da parte di tutti gli operatori del turismo e di tutte le persone di buonsenso».

Ultimo aggiornamento: 12:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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