Quei 330mila vaccini somministrati e classificati come "altri": «Non sono furbetti»

Sabato 10 Aprile 2021
Quei 330mila sieri iniettati e classificati come "altri": «Non sono furbetti»
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Finora in Veneto, secondo la statistica (aggiornata alle 20.06 di ieri) della struttura commissariale guidata dal generale Francesco Paolo Figliuolo, sono state somministrate 354.876 dosi agli over 80 e 332.379 alla categoria altro. Ma cosa c'è sotto questa etichetta, forse quei furbetti vivacemente criticati dal premier Mario Draghi? Sulla questione il Partito Democratico ha presentato un'interrogazione in Consiglio regionale, ma i dati diffusi da Palazzo Balbi pongono un problema di classificazione.

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OLTRE UN TERZO

Le iniezioni codificate come altro costituiscono oltre un terzo del totale, quando la media nazionale è di circa un quinto.

Sono così andati all'attacco i dem Giacomo Possamai, Anna Maria Bigon, Vanessa Camani, Jonatan Montanariello, Andrea Zanoni e Francesca Zottis, chiedendo «liste ufficiali» di riservisti: «È uno scenario grave, specialmente in un periodo di penuria di vaccini; un tema delicato su cui si sta muovendo anche la magistratura. Indipendentemente da eventuali reati è doveroso fare chiarezza». Il governatore leghista Luca Zaia ha ribattuto: «Proponevamo di vaccinare i sanitari in prima in linea e invece ci è stato imposto di immunizzare tutti. È stato deciso di coprire i servizi essenziali, il che vuol dire tutto e niente. Con il caos di AstraZeneca, per qualche tempo c'erano i tetti di 55 e di 65 anni. È vero, abbiamo dovuto bloccare qualche iniziativa con i dipendenti comunali, per esempio a Padova. Ma da qui a dire che il Veneto ha fatto vaccinazioni anomale, non ci sto».

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L'INSERIMENTO

Ecco allora i numeri della Regione, che nella categoria altro conta ancora più dosi (334.149), in cui però sono inclusi anche 165.797 anziani fra 70 e 79 anni e 62.700 soggetti estremamente vulnerabili o disabili. L'inserimento è stato deciso «a livello nazionale», quando invece queste persone «meriterebbero con urgenza una classificazione a parte». Gli altri sono 14.397 operatori non sanitari delle Rsa, 3.225 delle strutture per disabili e 889 delle cliniche private; 9.334 studenti dell'area sanitaria; 8.381 lavoratori di altri servizi essenziali; 7.457 individui da 60 a 64 anni; 7.446 familiari o caregiver; 4.647 volontari della Protezione civile; 4.553 farmacisti; 1.970 vigili del fuoco; 1.674 donatori di sangue; 732 agenti della polizia penitenziaria; 425 addetti dei servizi veterinari; 288 detenuti; 93 lavoratori degli asili; 40.141 in attesa di verifica. (a.pe.)

Ultimo aggiornamento: 16:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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