Venezia, toccano "La tempesta" del Giorgione all'Accademia facendo scattare l'allarme: il blitz di Ultima Generazione

Domenica 4 Settembre 2022
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VENEZIA - Dopo la Cappella degli Scrovegni di Padova ecco che gli attivisti ambientalisti di Ultima Generazione arrivano a Venezia. Questa mattina, 4 settembre, intorno alle 11.30 due ragazze, Beatrice e Bjork sono entrate come normali turiste alle Gallerie dell'Accademia. Poi, arrivate di fronte al dipinto "La tempesta" del Giorgione, hanno toccato la cornice facendo scattare tutti gli allarmi del museo.

Con la mano ancora sul dipinto hanno srotolato uno striscione. Due addette alla sorveglianza si sono precipitate da loro e hanno cercato di farle spostare ma è stato necessario l'intervento delle forze dell'ordine.

Il gruppo chiede di interrompere la riapertura delle centrali a carbone dismesse e cancellare il progetto di nuove trivellazioni per ricerca ed estrazione di gas naturale, oltre che aumentare la produzione di energia solare e eolica. «Ho sempre amato i temporali - ha detto Beatrice, riferendosi al quadro del Giorgione - Ho sempre amato la pioggia. Ora quando vedo un cielo così nero mi chiedo: servirà davvero per la siccità? Aiuterà davvero quegli alberi diventati troppo presto arancioni, che vedo in città ma anche nei boschi? Ho paura che si trasformi in fretta in un'alluvione, che poi porta via tutto, distrugge il poco che rimane. Già non abbiamo quasi più cibo. Ho paura di come ancora ci diciamo "è un temporale, passerà". E intanto proseguiamo la nostra giornata, quando è la cosa più incosciente che possiamo continuare a fare. Ci releghiamo nei musei ad ammirare una natura che nella vita reale continuiamo a distruggere. L'arte non può essere disgiunta dalla vita. Non possiamo più guardarla attraverso un vetro, senza sporcarci le mani. Sono già macchiate di sangue».

Ultimo aggiornamento: 6 Settembre, 11:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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