MOGLIANO VENETO - Due mamme ucraine con i loro 3 figli sono stati accolti nell'abitazione del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro in località Tarù nel comune trevigiano di Mogliano Veneto, ma a due passi dalla terraferma veneziana. Il loro arrivo è previsto per oggi.
«Staranno con la mia famglia - ha detto Brugnaro -, con i miei bambini. Penso che tanti veneti e tanti italiani stiano facendo questo perché la pace comincia più che dalle dichiarazioni dai piccolli gesti. È una cosa drammatica per l'Ucraina - ha proseguito - è una cosa pazzesca quella che stà facendo Putin, senza mescolare l'uomo con il popolo russo che non c'entra nulla».
La vicenda
Tutto è nato da una lettera indirizzata al sindaco nella quale si chiedeva ospitalità a Venezia per due donne e i loro bambini fuggiti dal Paese attaccato dai russi. Brugnaro ne ha parlato con la moglie. Entrambi non hanno avuto dubbi: «Vengano da noi, a casa nostra».
Il sindaco di Venezia è padre di 5 figli. Imprenditore di successo (è il patron, tra le altre, di Umana) è nato a Mirano nel 1961, figlio di una maestra elementare e di un operaio di Marghera, che è stato anche leader sindacale e poeta. Il Comune di Venezia, su sua spinta, ha reperito almeno 70 posti letto in città messi a disposizione da Enti e Fondazioni, ed è in stretto contatto con mediatori culturali ucraini per favorire l'inserimento dei rifugiati nel tessuto sociale.
«È una cosa drammatica per l'Ucraina - ha proseguito -una cosa pazzesca quella che sa facendo Putin, senza mescolare l'uomo con il popolo russo, che non c'entra nulla. Secondo me Putin non è neppure informato della carneficina che sta facendo. Dobbiamo puntare alla pace, bisogna comprendere cos'è la pace, i vantaggi della pace perché quello che è successo è irrazionale. Una follia».
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