Bivacchi di sentatetto e turisti, raffica di multe, ma aumenta il numero di chi dorme nelle calli

Mercoledì 12 Agosto 2020 di Michele Fullin
BIVACCHI Coppia di turisti in campo San Zan Degolà
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VENEZIA Con il caldo torrido di queste notti sono aumentati i casi di persone che dormono all’aria aperta a Venezia, tenendo come tetto le stelle e come giaciglio un sacco a pelo (ma leggero) appoggiato sui masegni. In redazione continuano ad arrivare dai residenti immagini di situazioni che da una parte raccontano di un turismo incomprensibile, dati i prezzi correnti di alberghi e appartamenti (calati in media del 50 per cento in un mese che non è mai alta stagione a Venezia) e dall’altra sono espressioni di episodi di disagio sociale con un aumento abbastanza tangibile di senzatetto.

Ragazzi tedeschi sdraiati con zaini e sacchi a pelo in ​Campo dei Tolentini

MULTE E DASPO
Negli ultimi giorni, la Polizia locale ha registrato anch’essa un aumento di segnalazioni e domenica gli agenti del Servizio Pronto impiego sono intervenuti in Campo dei Tolentini dove cinque turisti, di cui uno di nazionalità svizzera e 4 tedeschi, di età compresa tra i 18 e i 26 anni, bivaccavano sdraiati a terra con i borsoni da viaggio, i sacchi a pelo arrotolati e utilizzati come cuscini. I ragazzi, che pare fossero stati avvertiti dei divieti vigenti in città, sono stati sanzionati con 200 euro di multa e l’ordine di allontanamento. Una multa di 302 euro e il Daspo urbano hanno invece colpito lunedì alle 21.30 due uomini, un italiano di 50 anni e un ungherese di 48 anni. I due erano ubriachi, sdraiati in campo Santa Fosca, accanto al monumento di Paolo Sarpi.
Per il resto, fioccano le segnalazioni dei lettori: una coppia in campo San Zan Degolà, davanti a un prestigioso appartamento solitamente affittato a turisti, in riva de Biasio, ultimamente presa di mira da clochard arrivati di recente in laguna e addirittura davanti all’ormai ex sede della polizia locale di palazzo Poerio Papadopoli, negli omonimi giardini.
L’ASSESSORE
«Parlare di numeri importanti non me la sento - commenta l’assessore alla Sicurezza, Giorgio D’Este - ma è un fenomeno che va controllato e su cui va fatta attività anche di carattere preventivo. La città storica è una realtà molto articolata e non sempre è facile da coprire. Comunque i servizi ci sono. Poi, bisogna dire che la stagione si presta a queste cose e che questi numeri oggi emergano un po’ di più ci sta. Non è vero invece - prosegue - che si parla di disadattati, perché spesso sono persone violente che vivono di espedienti e in modo un po’ “libero”. Noi stiamo cercando di fare in modo che la città venga rispettata, contrastando il fenomeno più che i soggetti. A volte si crea la situazione che si crea all’ultimo minuto ed è difficile da contrastare se qualcuno si mette a dormire all’una di notte».
Poi una tiratina d’orecchi a chi invece di segnalare preferisce postare sui social scaricando tutta l’indignazione, ma senza sortire alcun effetto.
« Agiamo spesso su segnalazioni dei cittadini - conclude l’assessore alla Sicurezza - ma vedo che spesso c’è la fretta di mettere le foto sui social invece di chiamare la sala operativa. La raccomandazione è invece quella di riferirsi a una centrale operativa che lavora h24. A volte non c’è la pattuglia immediatamente disponibile perché abbiamo molteplici attività e c’è anche la terraferma e ci sono le isole. Quello che io vedo, però mi rende soddisfatto perché i nostri agenti stanno dando una buona risposta a tutti i problemi. Se aumenta la collaborazione con i cittadini - conclude - si potrà fare ancora di più. Noi comunque continueremo ad essere tutti in strada e tra i cittadini fino all’ultimo giorno del mandato».
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Ultimo aggiornamento: 13 Agosto, 21:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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