A Venezia tornano i turisti cafoni: bagni e tuffi nei canali, scene di degrado

Giovedì 5 Agosto 2021 di Marta Gasparon
A Venezia tornano i turisti cafoni: bagni e tuffi nei canali, scene di degrado
4

VENEZIA - Per la città d'acqua sembravano essere finiti, complice la pandemia con le sue restrizioni, i tempi in cui i turisti specie nei giorni di grande calura estiva non erano capaci di resistere alla tentazione di un tuffo o di una nuotata nelle acque ben poco limpide, si sa, dei rii e canali veneziani. In barba alle regole e a quell'#EnjoyRespectVenezia simbolo di una campagna di sensibilizzazione volta ad orientare l'adozione di comportamenti adeguati.

Ma ora, in una fase dettata dal desiderio di riprendere in mano le proprie libertà, è tornato a farsi vedere pure lui: il visitatore cafone, noncurante dei divieti imposti dall'amministrazione comunale.

Tuffi in canale a Venezia

Il primo episodio che risale alla notte fra il 3 e il 4 agosto, verso l'una lo racconta Valentina Badolin, veneziana e residente in una calle laterale a quella dei Fabbri, nel sestiere di San Marco. Una calle cieca, che porta ad un canale. «Avevo le finestre chiuse, con l'aria condizionata accesa, quando ho iniziato a sentir parlare a voce alta qualcuno. Al che mi sono affacciata per capire cosa stesse succedendo e ho notato un uomo che stava facendo il bagno in acqua, mentre la moglie lo riprendeva con il cellulare», riferisce Valentina, spiegando come i due fra i 40 e i 50 anni parlassero in spagnolo. A nulla è servito il richiamo della donna, che ha denunciato il fatto anche su Facebook. «Una volta rientrata, passano una quindicina di minuti e sento nuovamente delle voci. Mi riaffaccio e vedo un signore, suppongo lo stesso di prima, rivestito e stavolta intento ad espletare i suoi bisogni sulla medesima riva», prosegue, condividendo un ulteriore episodio, avvenuto martedì in un'altra zona della città: nei pressi dei Giardini, a Castello. Lì Valentina ed altri hanno notato un giovane che passeggiava a petto nudo nonostante gli inviti ad indossare una maglietta.


Turisti cafoni

Ma non c'è stato verso: «Di tutta risposta il ragazzo ci ha rivolto un gestaccio sfidandoci in inglese, con fare arrogante, a chiamare la Polizia. Alla luce di circostanze come queste mi sento di chiedere più controlli e soprattutto maggior rispetto nei confronti di un luogo, e dei suoi abitanti, che non merita certo simili comportamenti». Il secondo fatto lo riporta un'altra residente nei pressi di Rio Terà Barba Frutariol, a Cannaregio. Perché è proprio lì, nel canale, che intorno alle 19 di martedì la donna ha visto una coppia di giovani stranieri intenti a farsi una nuotata. «Sentendo ridacchiare, sono andata alla finestra e ho scorto due teste che spuntavano dall'acqua. Di solito, a quell'ora, di barche ne passano, ma non quel giorno. I due hanno attraversato mezzo canale a nuoto finché sono tornati indietro, rivestendosi in riva». Si trattava di un uomo e una donna tra i 25 e i 30 anni, secondo la testimone, sconcertata da più fattori. Da un lato, certo, dal poco rispetto riservato al luogo in cui si è scelto di trascorrere le vacanze; dall'altro dal fatto che i turisti non si rendano conto di quanto sia poco pulita l'acqua dei canali. «Se queste persone, quando sbagliano, venissero multate, almeno riferirebbero ciò che si può e non si può fare una volta tornati nel proprio Paese. Invece mi pare che il criterio sia un po' quello di non disturbare il turista, perché altrimenti potrebbe non tornare più in città».

Video

Ultimo aggiornamento: 6 Agosto, 11:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci