Affitti turistici in forte aumento, stretta per salvare Venezia

Sabato 18 Giugno 2022 di Marta Gasparon
Turisti a Venezia (foto d'archivio)
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VENEZIA - «Il prefetto Zappalorto ha sostanzialmente ragione, serve una regolamentazione nell'ambito delle locazioni turistiche, inserita anche all'interno del decalogo firmato dai sindaci di Venezia e Firenze». Lo ha ribadito ieri l'assessore al Bilancio, Michele Zuin, intervenuto nel corso della tavola rotonda tenutasi nella mattinata di ieri, 17 giugno, all'hotel Monaco & Grand Canal. Un incontro a più voci sul turismo di oggi e di domani che, dopo i due anni complicati vissuti dal settore, sta cercando di ripartire con rinnovato vigore. Un ragionamento destinato a riaprire le criticità evidenziate nell'intervento di qualche giorno fa del prefetto Vittorio Zappalorto davanti ai deputati della Commissione Ambiente, Trasporti e Lavori pubblici, quando lui stesso ha posto l'accento sul problema dell'eccesso del turismo in città, puntando il dito contro «un degrado e un'illegalità diffusa» che il fenomeno trascinerebbe con sé. Un disagio che porterebbe anche ad una crisi della residenzialità, causata dall'aumento di alloggi turistici.

Alloggi commercializzati spesso abusivamente da agenzie internazionali con sede all'estero.

DECISIONI
«Non possiamo più tergiversare per accontentare questa o quella categoria - ha detto Zuin - E' chiaro che qualcuo dovrà rinunciare a qualcosa, perché la situazione non può andare avanti così». «Non si riescono a risolvere i problemi della residenza soltanto attraverso l'utilizzo delle case pubbliche. È impossibile», ha precisato l'assessore, evidenziando come una qualche soluzione debba essere trovata e come le strutture alberghiere rappresentino un vero e proprio presidio del territorio. Una nuova concezione di gestione del turismo rappresenta un aspetto imprescindibile e fondamentale, dal quale passa il rilancio della città. Zuin ne è convinto e l'impegno che l'amministrazione ha speso durante i due anni di sospensione per trovare soluzioni valide e per fornire servizi migliori, ne sarebbe la testimonianza.

PRENOTAZIONE E CONTRIBUTO
Una fra tutte, la strada della regolazione dei flussi, arrivando fino alla prenotazione degli arrivi in città e al sistema del contributo d'accesso. «Che non deve essere inteso come ostacolo, ma come opportunità. Verrà avviato ad inizio 2023, tuttavia se si riuscisse potrebbe essere introdotto anche fra ottobre-novembre prossimi. Dapprima con una sorta di prenotazione soft, sperimentale, e non obbligatoria». Per abituare le persone al fatto che la città può dare qualcosa in più anche e soprattutto in quelle giornate meno gettonate. «Venezia non può più sopportare un flusso turistico così alto come quello che si è verificato in certi giorni di festa. La città non lo merita. Penso che il farla vivere in modo più organizzato, a lungo termine possa avere dei ritorni proficui per tutti».

NUOVI RESIDENTI
Ecco allora che progetti come quello di Venywhere promosso e sostenuto dalla Fondazione di Venezia in collaborazione con Ca' Foscari rientrano nell'ottica di riportare potenziali residenti in centro storico attraverso professionalità non strettamente legate al turismo, secondo la logica di un modello di lavoro ibrido che consiste nel dare la possibilità di continuare la propria attività anche da remoto, in un contesto alternativo. «Il 72% degli iscritti ha detto l'ideatore del progetto, Massimo Warglien, ha tra i 26 e i 44 anni (fascia che oggi rappresenta il gap demografico del centro storico lagunare, ndr). Una popolazione interessante, fatta per il 50% da donne e proveniente da settori differenti come IT, consulting, marketing e design, senza tralasciare artisti ed educatori». Utenti 2400 gli iscritti e potenziali futuri fruitori della proposta con una buona capacità di spesa (anche più di 1.500 euro di affitto, di fatto contribuendo ad affittanze medio lunghe), per più della metà disposti a rimanere in città anche sei mesi. E in questa ottica l'intento è di rendere l'affitto ai nuovi lavoratori più vantaggioso rispetto all'affitto a turisti: meglio avere un inquilino con capacità di spesa per un anno, piuttosto che ospitare turisti a rotazione con tutto quello che ne consegue.

Ultimo aggiornamento: 11:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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