VENEZIA - È una burla, ma dal sapore amaro, anzi amarissimo quella che è stata portata avanti ieri - come se fosse un flash mob - dai Cittadini non distratti.
SONO DAPPERTUTTO
«Non facciamo che chiamare le forze dell’ordine quando vediamo gli scatolettisti in azione - attaccano i Non distratti - ma il massimo che si fa è una passeggiata in pattuglia, dando il tempo a quei banditi di andarsene».
La questione di fondo è sempre quella: se vengono presi col tappetino a terra possono essere multati per gioco d’azzardo. In realtà il gioco è una messinscena finalizzata alla truffa.
Una decina di anni fa, con l’aiuto di un prestigiatore e con appostamenti degni di un film d’azione la squadra di Pg della polizia locale era riuscita a sgominare le bande facendone condannare i componenti per il reato di truffa. Ora, però, con altri reati (vedi spaccio in terraferma) queste operazioni sono diventate impossibili da fare.
TRUFFE E BORSEGGI
Agli scatolettisti si aggiunge il ritorno delle false associazioni a favore dei sordomuti che raccolgono firme e soldi rigorosamente in contanti. Anche in questo caso, associazioni farlocche, con personaggi inquietanti che si infilano anche all’interno delle chiese tra San Marco e Rialto per far breccia su fedeli e visitatori. Una cosa che ha suscitato più volte l’indignazione dei parroci interessati dal fenomeno.
Infine, lo storico problema delle bande di borseggiatrici, mai così numerose come in queste settimane. In questi giorni hanno fatto letteralmente strage di portafogli, a giudicare dai documenti che si trovano nei bidoni dell’immondizia e nelle aiuole della stazione. Proprio in stazione ieri una ragazza rom è stata beccata dalla polizia con 7mila dollari in tasca. E poi la sera, dopo le 18, entrano in azione le bande di uomini, che sono abili come le donne e in più molto violenti.
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