Milionario morto, la truffa imbastita
dal commerciante di diamanti Levy

Venerdì 22 Luglio 2016
Thomas Wagner
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VENEZIA - Stanno cominciando a delinearsi i contorini della truffa della quale sarebbe stato vittima il re del web, il milionario tedesco Thomas Wagner, presidente dell'azienda digitale Unister morto nell'incidente del piccolo aereo precipitato nei giorni scorsi in Slovenia mentre volava da Venezia a Lipsia. La storia di questo raggiro sarebbe racchiusa in una mail. In sintesi, Wagner  - la cui azienda era in crisi ed esposta per 110 milioni - aveva ricevuto una mail da parte di un ex banchiere di Lipsia che gli proponeva un prestito privato fino a 15 milioni di euro. Il milionario decide di rispondere e cerca un accordo con l'ex bancario per un prestito da 10 milioni, quest'ultimo gli indica come mediatore un commerciante di diamanti israeliano che vive a Venezia, un certo Levy che conosce da anni. A quel punto i due stabiliscono i termini: Wagner avrà i suoi 10 milioni da restituire in 10 anni ma dovrà consegnare un milione di euro a Levy nel caso in cui l'affare non vada in porto. Ed ecco il viaggio a Venezia il 13 luglio con il Piper e la consegna del denaro: a quel punto Levy dà a Wagner una valigia con due milioni e mezzo di franchi svizzeri, l'acconto del prestito, per intenderci. L'appuntamento successivo è in una banca per perfezionare l'accordo. Wagner si presenta con il socio ma di Levy non c'è traccia. I due si insospettiscono, aprono la valigia - che avevano controllato in precedenza ma evidentemente non così accuratamente - e si accorgono che sotto il denaro "buono" ci sono migliaia di banconote false.

La truffa si è consumata. Al milionario non resta che andare alla polizia e denunciare il fatto e poi ripartire. Ma proprio in quel volo di ritorno Wagner e il socio muoiono nello schianto del Piper.

Ultimo aggiornamento: 14:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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