Tronchetto, è lite per pagare il canone di utilizzo dei pontili, arriva la Polizia

Domenica 12 Febbraio 2023 di Maurizio Dianese
Tronchetto, è lite per pagare il canone di utilizzo dei pontili, arriva la Polizia

VENEZIA - Centinaia di migliaia di euro. Che il Comune fatica ad incassare. E non passa giorno che, al Tronchetto, gli ispettori di Avm, chiamati dal Comune ad incamerare i canoni per l'utilizzo dei pontili, siano costretti a far intervenire la polizia. È successo anche ieri mattina. Roberto Z., alla guida di un "lancione", pretendeva di attraccare come al solito al pontile gestito da Avm e quando gli è stato fatto notare che, prima, doveva passare alla cassa, ha dato di matto.
Per una mezz'ora si è temuto il peggio, ma poi l'intervento della polizia ha riportato la calma e Roberto Z.

ha promesso di pagare entro oggi. Ma non è l'unico sulla lista dei debitori di Cà Farsetti. Ogni anno infatti il Comune dovrebbe incassare dalle società private di navigazione che gravitano sul Tronchetto poco meno di due milioni di euro ed è da un bel po' che, anche per via di due anni di pandemia, non vede un centesimo. Non è cambiato nulla nemmeno da quando il turismo è ripartito alla grande perchè, abituati a non pagare, i proprietari dei lancioni che ogni anno imbarcano 5 milioni di turisti a 10 euro a testa, non ci sentono da quell'orecchio.


GLI ORMEGGI
Roberto Z. è uno dei tanti visto che il Comune di Venezia sta facendo molta fatica ad incassare i quattrini degli ormeggi anche da Luciano De Rossi e dalla sua San Trovaso e pure dalla Canal Grande srl, la società di navigazione fondata nel lontano 1985 da Otello Novello detto il Cocco cinese. La ditta infatti ufficialmente è fallita, ma è risorta come Canal Grande Jet che, sul sito internet dichiara 20 navi e 50 taxi. Si tratta della flotta che il Cocco cinese ha fatto transitare dalla Canal Grande srl alla Canal Grande jet, che giustamente si magnifica sul suo sito internet come "leader nel settore del trasporto persone" e che così si descrive: "La nostra storia comincia diversi anni fa quando si formò il primo gruppo di barche che forma la nostra flotta. Con gli anni e con il tempo abbiano dato vita ad un nutrito dipartimento navale, che comprende vaporetti, traghetti, gondole e taxi acquei".


COCO CINESE
Si tratta del famoso impero del Cocco cinese che al Tronchetto ha sempre avuto un quasi monopolio del turismo organizzato e che adesso, a 79 anni, ha passato tutto a figli e nipoti, pur continuando a farsi vedere ogni mattina al Tronchetto. Ebbene, di queste 20 navi della Canal Grande jet in realtà sono lancioni ce ne sono un paio che erano della Canal Grande srl e che non hanno pagato per l'attracco ai pontili di Avm. Il Comune vorrebbe tentare di entrare in possesso di queste due barche per rivalersi del credito, ma è invece probabile che debba tirare una bella riga rossa su quei quattrini visto che la Canal Grande srl non esiste più ed è la fine di un'epoca per il Tronchetto, dominato da sempre dal Cocco cinese. Ed ora la storia, sotto altro nome, continua.
 

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