Venezia. Bus turistici, autista alla guida per 23 giorni consecutivi senza riposo: rischio sicurezza, trasportava gruppi di almeno 50 persone

Mercoledì 22 Marzo 2023 di Michele Fullin
Bus turistici, autista alla guida per 23 giorni consecutivi senza riposo: rischio sicurezza, trasportava gruppi di almeno 50 persone

VENEZIA -  Altro che settimana corta o settimana di quattro giorni. Un autista di autobus in servizio su una tratta europea "quasi di linea" è rimasto al suo posto per ben 23 giorni consecutivi, con tutti i rischi per la sicurezza stradale che si possono solo immaginare, poiché il suo lavoro è quello di trasportare persone, a gruppi di almeno 50 per volta. E non è l'unico caso. Condizioni di lavoro a dir poco disumane e soprattutto illegali sono emerse da una serie di controlli a campione effettuati dalla polizia locale sugli autobus turistici. Ormai non se ne vedono più molti poiché sono obbligati a fermarsi al Tronchetto, ma quest'anno, dopo la pausa forzata a causa della pandemia, hanno ripreso ad arrivare in grande quantità a partire dal Carnevale.
È proprio intorno a quelle giornate che si sono concentrati questi controlli, che sono la normalità per i camion ma che evidentemente costituiscono ancora un'eccezione per i bus, se poi si scoprono violazioni tanto macroscopiche.

A questo serve la Ztl (Zona a traffico limitato) bus, oltre a portare ogni anno una decina di milioni in entrata nel bilancio del Comune.

I CONTROLLI

I controlli della polizia locale hanno riguardato 45 autobus turistici, adibiti a servizio sia nazionale che internazionale. L'autista da record dei riposi saltati è italiano: come primo atto i vigili gli hanno ritirato la patente e successivamente gli hanno contestato una multa di 1.313 euro ed imposto il recupero dei riposi non goduti per un totale di quasi sei giorni.
Ma non è stato l'unico a giocare sporco. Un altro autista stava trasportando un gruppo di turisti senza avere un regolare contratto di impiego o di collaborazione con la ditta per la quale stava effettuando il servizio di noleggio con conducente. Tre autobus comunitari ed uno extracomunitario stavano effettuando un cabotaggio in Italia anziché un servizio occasionale internazionale di trasporto persone. Uno di questi inoltre aveva fruito del riposo giornaliero con tempi inferiori rispetto a quelli previsti. Un conducente sloveno stava utilizzato una scheda tachigrafica diversa da quella rilasciata dallo stato di residenza; un conduttore francese è stato invece sanzionato per il mancato rispetto delle pause nella giornata lavorativa; un autista italiano aveva illegittimamente posticipato il riposo settimanale nel corso di un viaggio transfrontaliero; un autista austriaco non aveva correttamente aggiornato le attività sull'apparecchio tachigrafico. E, dulcis in fundo, due autobus non avevano pagato l'accesso alla Ztl turistica del Comune, che annualmente porta nelle casse di Ca' frarsetti oltre 10 milioni.

ANCHE LE TELECAMERE

«Sono controlli che vengono effettuati costantemente - commenta il comandante della polizi locale, Marco Agostini - controlli che si aggiungono a quelli automatici fatti con le telecamere, in funzione da qualche settimana. Di verificare le segnalazioni dal sistema però si occupano direttamente gli ausiliari di Avm».
«Si tratta di una attività di controllo molto importante per la sicurezza stradale - spiega l'assessore alla Sicurezza Elisabetta Pesce - che vede impegnati i nostri agenti nell'ambito della prevenzione soprattutto in un periodo in cui ci sono molte scolaresche che usano i bus turistici per venire in gita nel nostro territorio».
In queste settimane, infatti, le gite scolastiche sono letteralmente esplose, così come i passaggi dei bus.

Ultimo aggiornamento: 23 Marzo, 10:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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