CHIOGGIA/ROVIGO - Ci sarà solo l'autobus, e non più il treno, nel futuro dei pendolari chioggiotti che viaggiano sulla Chioggia-Rovigo, a meno che, entro giugno, non intervenga una mobilitazione politico-istituzionale che lo eviti.
QUATTRO SCENARI
Per questo Infrastrutture Venete ipotizza, per il decennio che verrà messo a gara, quattro possibili scenari: inerziale, conservativo, intermedio e prudenziale. Il primo prevede la conservazione degli attuali servizi, con l'utilizzo di 4 treni diesel; il secondo l'inserimento di 5 autobus da utilizzare nelle ore di morbida sulla Chioggia-Adria; il terzo 2 treni e 6 autobus da utilizzare nelle ore di morbida sull'intera linea; il quarto con 10 autobus per effettuare tutto il servizio. Le conseguenze dell'ultimo scenario saranno, rispetto ad oggi, un deciso aumento della lunghezza dei percorsi - e del tempo di viaggio dei pendolari - (da 398mila a 584mila chilometri circa), il quasi dimezzamento dei posti offerti (da oltre 61 milioni a circa 38 milioni di posti per chilometro all'anno) ma anche una drastica diminuzione del canone di accesso all'infrastruttura (da 737mila euro l'anno a zero, non dovendo più pagare per l'utilizzo di binari e stazioni) e una conseguente diminuzione dei costi medi operativi da 11,5 a 4,5 euro a chilometro: un bel risparmio, a scapito dei pendolari. Sarà il bando a stabilire lo scenario da applicare.