Addio Thello, il virus fa sopprimere il treno Venezia-Parigi

Martedì 14 Luglio 2020 di Daniela Ghio
Addio Thello, il virus fa sopprimere il treno Venezia-Parigi
Sembra proprio che Venezia perderà definitivamente lo storico collegamento di vagoni letto Venezia-Parigi. Il servizio è stato sospeso al momento fino al 31 luglio dalla società italo francese Thello per l'emergenza Covid-19 ma pare che non riprenderà mai più.
Nel suo sito la società dichiara di essere «incapace di garantire fino ad oggi nei nostri treni notte il rigoroso rispetto delle misure anti-Covid-19». Un assurdo se si pensa che lo stesso sito, poche righe dopo, annuncia la ripresa graduale del traffico nella linea Milano-Nizza dallo scorso 4 giugno, con 2 frequenze giornaliere in entrambe le direzioni.

«L'incredibile è che Thello ha già comunicato ai dipendenti francesi che il servizio di treni Venezia-Parigi non si farà più, mentre ancora in Italia non si hanno notizie ufficiali circa la rimessa in circolazione del treno in questione - afferma il segretario generale Ugl Veneto, Sebastiano Costalonga - La parte francese della società si è anche attivata per trovare un'altra collocazione ai dipendenti francesi, ma per il resto tutto è fermo. Solo la Regione Lombardia è stata informata perché il personale coinvolto è di 16 operatori della ristorazione e 35 cuccettisti dipendenti dalla società con sede a Milano».

Attualmente il personale italiano del treno è in cassa integrazione e non sa che fine farà. Costalonga si appella al sindaco Luigi Brugnaro e all'assessore regionale al Turismo Federico Caner perché intervengano per la ripresa di un servizio che portava un turismo di qualità. «Su questo treno viaggiavano in media 400 persone al giorno che sostavano in Lombardia e in Veneto dove Venezia era tappa ambita di quel turismo stanziale che tanto ricerchiamo perché in media soggiornava nelle nostre citta dai 4 ai 5 giorni - afferma Costalonga - Francamente non si capisce il perché di queste scelte di Thello e neppure il silenzio verso i dipendenti italiani. La Francia sta facendo in generale operazioni per non favorire i collegamenti con l'Italia ma è un assurdo cancellare un servizio storico che funzionava anche economicamente».

La Regione Lombardia si è attivata per cercare di aiutare il personale italiano ma i sindacati nazionali e Costalonga intendono far squadra per impedire che questo servizio di treni non venga riattivato. «È necessario lottare tutti insieme, sindacati e amministrazioni - conclude Costalonga - Per questo ho scritto al sindaco Brugnaro e all'assessore Caner per chiedere il loro incisivo intervento, affinché questo treno notte con decenni di circolazione torni sulle rotaie, dato anche i vari investimenti che hanno visto il rifacimento di molte vetture in previsione di una nuova gara di appalto che doveva svolgersi a dicembre 2020, a oggi inevasa. Dobbiamo difendere il turismo di qualità e i posti di lavoro».
 
Ultimo aggiornamento: 10:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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