Traffico acqueo, multe annullate: ora si cambia strategia

Martedì 14 Giugno 2022 di Roberta Brunetti
Traffico acqueo, multe annullate: ora si cambia strategia
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VENEZIA - Controlli mirati sul traffico acqueo senza regole, tornato agli eccessi pre-covid, che tanti danni sta facendo a Venezia e alla sua laguna.

Controlli che non si concentreranno tanto sulla velocità - su cui, come noto, le armi delle autorità sono spuntate, per l'incertezza delle norme e della loro applicazione - ma sulle tante altre regole che disciplinano la navigazione. Le forze dell'ordine le hanno studiate a tavolino per concordare un piano d'azione comune, con l'obiettivo di stroncare il moto ondoso. A spiegare questa nuova strategia di Onda zero - il piano di controlli interforze al via da questa settimana - è il comandante di vascello Marco Nobile, comandante del reparto operativo della direzione marittima della Capitaneria di Porto di Venezia, a cui l'ultimo comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica ha affidato il ruolo di coordinamento.


A che punto siamo con Onda zero, già entrata nel vivo?
«Dopo il comitato della settimana scorsa abbiamo avuto un'ulteriore riunione tecnica per inquadrare l'attività. Domani (oggi per chi legge, nrd.) ci sarà l'ultima riunione operativa per partire con i controlli interforze da questa settimana. Unità navali e personale di terra opereranno non solo nei luoghi canonici del moto ondoso, cioè canale della Giudecca, Bacino di San Marco, Canal Grande, ma allargheranno l'attenzione a tutta la laguna, a zone ad esempio come la bocca del Lido o Pellestrina, dove sappiamo esserci anomalie».


Su quali barche punterete in particolare l'attenzione?
«Su chiunque infranga le regole, che siano barche da diporto, granturismo, taxi, trasporto merci... L'obiettivo è ridurre il moto ondoso riconducendo alle norme generali che già sono previste».


Sul limite di velocità, però, le multe sono state sistematicamente cancellate dai giudici. Ora c'è una sentenza della Cassazione sulla tolleranza dei 5 chilometri, ritenuta inapplicabile in laguna. Basterà?
«In realtà la problematica non è stata superata al 100%. In assenza di una norma specifica, il problema è l'applicazione in via analogica delle regole del codice della strada alla laguna. Sulla tolleranza c'è questa sentenza della Cassazione. Vedremo. Ma resta il problema della presegnalazione dei controlli di velocità. Altro motivo di annullamento delle multe da parte dei giudici di pace. Difficoltà che abbiamo riscontrato a più riprese nell'ultimo anno e mezzo. Per questo con i colleghi di Polizia di Stato e Guardia di Finanza, abbiamo fatto una ricerca accurata su norme specifiche in materia di regole di condotta dei mezzi e di sicurezza a bordo che andremo sistematicamente a controllare. Ci concentreremo su questi aspetti, più facilmente sanzionabili, invece che sulla velocità su cui c'è ancora questa incertezza che va risolta in sede normativa e giurisprudenziale».


Si è parlato di 500 multe per eccesso di velocità cancellate...
«Esatto. E solo negli ultimi due anni nei canali marittimi che sono di nostra competenza. Su circa 150 verbali annullati dal giudice di pace, per metà siamo stati anche condannati a pagare le spese: 400 euro per ogni verbale da 100 euro. I restanti verbali li abbiamo annullati direttamente in autotutela. Per alcuni ci sono ancora giudizi pendenti in Cassazione, ma che non deciderà prima del 2023».


Vista questa incertezza userete comunque i telelaser?
«Li useremo per fare una rivelazione statistica dei comportamenti, per capire quando la gente corre. Ma faremo altri accertamenti sanzionatori. La velocità, d'altra parte, è solo una delle cause del moto ondoso. Andremo a sanzionare chi taglia la scia, ad esempio, chi corre troppo vicino. Faremo verifiche su dotazioni di sicurezza e assicurazioni».


Ci saranno postazioni fisse?
«Non costanti e ricorrenti. Le valuteremo di volta in volta. Dopo le prime due settimane di controlli, ci ricalibreremo in base ai risultati. Ci auguriamo che la nostra presenza convinca il navigante medio che è meglio per tutti comportarsi in linea con le regole per ridurre il moto ondoso e salvaguardare città e laguna. La mia soddisfazione sarebbe quella di vedere il nostro personale tornare indietro senza aver fatto verbali perché tutti rispettano la normativa».
 

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