Addi al celibato con tour alcolici a Venezia: nuovo assalto in barba alle multe

Domenica 8 Maggio 2022 di Tommaso Borzomì
Addi al celibato con tour alcolici
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VENEZIA - Simboli fallici in testa, goliardia, cori e tante magliette uguali con scritte a sostegno (o burla) di sposo o sposa.

Con il ritorno del turismo è tornata anche la gita a Venezia per addio al celibato o nubilato. C’è chi si mette qualche finto fallo in testa, magari attorniato da una giarrettiera per fissare il copricapo, chi gira incatenato, chi viene “addobbato” come meglio (o peggio, dipende dai punti di vista) si crede dagli amici per celebrare gli ultimi giorni prima del matrimonio. Il risultato è che si tratta di tutto fuorché di decoro o di quel tanto ricercato turismo di qualità.  Anche perché lo sbarco di chi vuole festeggiare questi momenti avviene prevalentemente alla stazione, dove i gruppetti di ragazzi e ragazze si travestono, per percorrere le direttrici principali della laguna. Non manca il tanto desiderato “sballo”, visto che, alla fine, l’obiettivo è pure quello di ubriacarsi. Ieri in rio Terà San Leonardo nella sola ora tra le 13.30 e le 14.30, di questi gruppi ne sono stati contati ben quattro. Uomini o donne non fa differenza, si fermano i passanti, si intonano canti o slogan più o meno edificanti sul futuro degli sposi e via. Situazioni che sono normali in realtà a Gardaland, dove è prassi andare a festeggiare l’addio al celibato o nubilato che sia.

Resta da capire se Venezia, con le sue fragilità e i suoi difficili equilibri, sia in grado di sostenere anche questo tipo di eccessi. Il Comune ci ha messo una pezza nel pre-covid, prevedendo nel regolamento comunale un apposito capitolo dedicato proprio ai tour alcolici, come conferma il comandante della Polizia locale Marco Agostini: «Le sanzioni per chi fa i cosiddetti tour alcolici partono da 400 euro più il daspo urbano, perciò anche chi viene a fare addio al celibato o nubilato non deve stare tranquillo, perché beve». Sulla giornata di ieri, Agostini conferma come si sia trattata di una occasione insolita, in cui è stato difficile arginare il fenomeno: «Oggi (ieri, ndr) è stata una giornata particolare dovuta al fatto che nella mattinata era presente il presidente della Repubblica, quindi praticamente tutto il contingente era dedicato ai relativi servizi, mentre nel pomeriggio c’era un numero minimo di operatori a disposizione». Un fatto legato alla turnistica, che quindi ha richiesto maggiore presenza durante la visita di Mattarella, a discapito del resto della giornata. Anche l’assessore alla sicurezza Elisabetta Pesce ha detto la sua: «Abbiamo fatto una commissione mercoledì, abbiamo trattato i tour alcolici e i numeri dei daspo sono significativi, i controlli ci sono, ovvio che bisogna che in qualche modo venga fatta informazione e comunicazione oltre alla repressione».  Pesce invita al buonsenso: «Finché sono feste di celibato o nubilato e lauree svolte in maniera civile, va bene, ma quando si va oltre al decoro e un minimo di civiltà si deve intervenire». A sostegno, l’assessore ricorda i numeri diffusi qualche giorno fa: «A livello nazionale in tutto il territorio sono stati effettuati 3500 provvedimenti di daspo. Mille sono avvenuti solo nel Comune di Venezia, vuol dire che l’attività di controllo c’è, quindi è questo il messaggio che deve passare sia in laguna, ma anche, per altri motivi, in terraferma».

Ultimo aggiornamento: 10:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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