JESOLO - Dichiarazione di fallimento per la Mia Re Srl, la società trevigiana collegata alla realizzazione della Cross Lam Tower, la torre in legno di 14 piani che doveva sorgere in un lotto di via don Guerrino Bertolin.
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La stessa sorte lo scorso gennaio era toccata alla Urban Bio srl, la società di Padova che nel novembre del 2018 al teatro Vivaldi aveva presentato il progetto legato alla realizzazione della torre di legno, un progetto avveniristico che doveva proiettare la città in una nuova dimensione di bio-edilizia. E invece l'intervento è rimasto nel cassetto, con una lunga serie di conseguenze legali, compreso il contenzioso tra i proprietari del lotto in cui doveva sorgere la torre e i rappresentanti delle due società che non hanno mai perfezionato l'acquisto del terreno stesso. Nella sentenza è stato inoltre evidenziato anche l'omesso versamento di 8mila euro disposto come fondo spese nella procedura di concordato preventivo.
Il tribunale ha quindi disposto il termine di 30 giorni per la domanda di insinuazione, fissando per il 21 settembre l'esame dello stato passivo davanti al giudice. Da ricordare che a metà marzo la Guardia di finanza ha eseguito un sequestro preventivo di disponibilità finanziarie e beni per 730mila euro. Due gli indagati dell'operazione, Fabio Bordin e Sonia Miatton, rispettivamente 55 e 57 anni, marito e moglie, residenti a Treviso.
INDAGINI
Le indagini svolte dagli uomini della Gdf di Jesolo hanno permesso di accertare utilizzo di polizze fideiussorie nella maggior parte dei casi, contraffatte, a garanzia di quanto versato dagli acquirenti alla stipula dei preliminari di vendita degli appartamenti, nonché il riciclaggio di parte delle somme riscosse. La notizia del fallimento è stata accolta una forte amarezza dagli acquirenti: «E' come se ci avessero venduto la fontana di Trevi è il commento di alcuni dei truffati però con questa decisione del tribunale altre persone non vivranno le nostre disavventure».