La super torre di Marghera: centro commerciale del lusso, hotel e ristorante

Mercoledì 11 Luglio 2018 di Fulvio Fenzo
Il rendering della nuova torre a fianco della "Nave de vero"
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Un anno e mezzo abbondante dopo, ma il progetto passa. La Città metropolitana ha espresso il “giudizio di compatibilità ambientale favorevole” alla fashion tower “Venus Venis” a fianco della Nave de Vero di Marghera, quella super-torre alta un centinaio di metri con un centro commerciale del lusso, un albergo da 120 camere e un ristorante con vista panoramica. Un progetto che si era arenato il 14 ottobre 2016 con la valutazione negativa dell’impatto ambientale, ma che ora - con aggiustamenti alla viabilità - potrà andare avanti con un investimento che si aggira sugli 80 milioni di euro.
 
Il progetto di Blo Immobiliare prevede la costruzione di un blocco su due piani da 6.845 metri quadri l’uno, al centro del quale si erge la torre di 100 metri, di cui otto piani a destinazione commerciale e i rimanenti a destinazione ricettiva. Andando nel particolare, la torre di “Venus Venis” avrà una superficie di 1.100 metri quadri per piano, con i negozi che occuperanno complessivamente 5.474 metri quadri (i primi due piani della piastra più altri otto), l’albergo altri otto piani e 5.902 metri quadri, e il ristorante agli ultimi due piani altri 697 metri quadri. L’albergo potrà contare su 120 camere più la hall, i servizi generali e il centro wellness, mentre il ristorante si troverà al ventesimo e ventunesimo livello, e su quest’ultimo sono previste delle sale più piccole di forma circolare in grado di “ruotare” per vedere il panorama. Del resto, nel video promozionale del sito web venusvenis.com, la torre viene promossa anche con lo slogan “With a privileged view of the eight wonder of the world” (tradotto: “Con una visione privilegiata dell’ottava meraviglia del mondo”). Che non dovrebbe essere Porto Marghera o, per chi ci vede meglio, Mestre, ma il centro storico di Venezia. Un po’ più distante. Non c’erano solo le strade e l’accessibilità all’ennesimo centro commerciale in città, stavolta affiancato alla Nave de Vero. Nel dibattito che portò alla bocciatura del 2016 era in gioco anche l’altezza massima consentita in base alle previsioni del Piano regolatore. Altezza che dovrebbe essere di 45 metri, ma che con il Piano casa poteva salire di un altro 45 per cento. Una previsione comunque insufficiente secondo gli investitori e, nella nuova relazione della commissione per la valutazione di impatto ambientale che ha dato l’okay, risulta evidente il ruolo giocato dal Comune di Venezia. “In merito alle osservazioni formulate dal Settore sviluppo ed utilizzo del territorio del Comune di Venezia relative all’altezza dell’edificio superiore a quanto previsto dal Prg vigente - si legge nel documento -, il Comune di Venezia ha individuato nel permesso di costruire convenzionato una possibile alternativa allo sviluppo del piano urbanistico attuativo per derogare al limite dell’altezza”. E con questa “convenzione” che i privati sottoscriveranno con l’amministrazione è stato quindi risolto il nodo dei 100 metri contro i 65 in qualche modo consentiti. Ora Blo Immobiliare ha 90 giorni per inviare a Città metropolitana, Comune ed Arpav il cronoprogramma della realizzazione delle opere, con l’obbligo di avviare la realizzazione di tutti i nuovi svincoli viari (qualche rotatoria e una bretellina a fianco della Romea) prima dell’inizio dei lavori del nuovo complesso commerciale.
Ultimo aggiornamento: 15:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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