Tom Cruise, set a Venezia per Mission Impossible 7: positivi al Covid nella troupe, riprese sospese Foto

Sabato 24 Ottobre 2020
Covid, sei i positivi nella troupe di Tom Cruise: sospeso il set di Mission Impossible a Venezia

VENEZIA Che alla fine questa volta per Ethan Hunt di impossibile ci sia arrivare alla fine delle riprese a Venezia e portare sullo schermo la settima parte della saga di Mission Impossible? Forse immaginare questo copione è troppo ma di sicuro c'è che il coronavirus ha colpito parte della troupe che Tom Cruise, protagonista della saga, si è portato in laguna. 


Sei positivi, almeno, fino a ieri mattina. Con il via ai tamponi per tutti i componenti della macchina del film e le riprese sospese fino a domenica. Poi, si vedrà. A scatenare un piccolo focolaio all'interno dell'intera organizzazione del film pare siano state alcune comparse risultate positive ai tamponi tra giovedì e ieri.

I primi sospetti erano arrivati giovedì sera, confermati poi dalle almeno sei positività emerse dai tamponi di controllo. Ora il tracciamento è ripreso e prima di accendere di nuovo la spia rossa della telecamera, si dovrà attendere la negatività certa di tutti.

Troppa gente sul set, Tom Cruise caccia tutti per paura del Covid

VENEZIA - Troppa gente, troppi ammiratori e curiosi. Tutti a casa e riprese sospese fino a domenica, per la paura di assembramenti pericolosi e per il rischio contagio da Covid. Sembrano non avere quiete le riprese del film "Lybra" con Tom Cruise a Venezia.

Venezia, Mission Impossible

In Campo San Giacomo dall'Orio si spengono le luci e cala il sipario. Tom Cruise e il suo Action Team escono di scena. Non si sa tuttavia se per l'intervallo fra il primo e il secondo tempo o per un inaspettato canto del cigno. Quanto è certo è che le riprese del settimo episodio di Mission Impossible sono state interrotte all'improvviso. Fulmine a ciel sereno? Ancora una volta è il nemico invisibile a scrivere la regia della famosa saga, anticipandone il finale. Già in febbraio lo scoppio della pandemia aveva messo i bastoni tra le ruote alle registrazioni di Lybra, all'epoca rimandate a data da destinarsi. L'intero team per la produzione di Christopher McQuarrie non si è però persa d'animo. Né tanto meno l'agente Hunt, divo per eccellenza. Con il massimo riserbo infatti, la troupe che in primavera aveva dovuto fare un passo indietro di fronte al dilagare del virus, è approdata in città con un piano da combattimento certosino. 

Il prof. Palù: «I tamponi non sono la salvezza, non fermano la pandemia. Conta di più il distanziamento»

Test rapidi a tappeto per ciascun membro dello staff e risultati scientifici immediati. Ma non solo. Cordate di bodyguards intorno a Tom Cruise e volti coperti da mascherine. Ecco lo scrupoloso coordinamento attuato dall'organizzazione da Cia nell'ultimo paio di giorni. L'équipe si sarebbe spostata da un isolato all'altro del centro storico veneziano a condizione di negatività al tampone, e qualora fosse riuscita a evitare assembramenti tra gli ammiratori. Queste le regole del gioco.

 

Comparse positive al Covid

Eppure, nonostante lo zelo dello staff, riprendere le evoluzioni dell'agente segreto dell'Imf (Impossible Mission force) si sta rivelando un'impresa quanto mai ardua. A Palazzo Franchetti, teatro delle prove generali per una fantomatica scena di festa prevista a Palazzo Ducale ai primi di novembre, le comparse sono state rimandate a casa. Così, anche l'appuntamento nella dimora del doge è ora segnato a matita in agenda. Oltre al tema del rischio contagi tra collaboratori che provengono dall'Italia e dall'estero - nel backstage si distinguono l'accento romano, veneziano e inglese - c'è quello della distanza da garantire tra chi accorre sulla scena, senz'altro un passo fuori dall'inquadratura, ma il più delle volte a meno di un metro da chi gli sta di fianco. Nonostante la prudenza e il dispiacere per tutti quei lavoratori del mondo dello spettacolo, a casa da interminabili mesi, il cui impiego a Venezia orbita ora attorno alla stella Tom Cruise, l'inquietudine ha preso il sopravvento. Del doman non v'è certezza, diceva il Magnifico a fine Quattrocento. Oggi, per il momento, l'unica cosa certa che il set è stato disallestito. 


Costanza Francesconi
Nicola Munaro
 

Ultimo aggiornamento: 11:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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