Aerei speciali a Tessera per i rimpatri degli inglesi rimasti bloccati in Veneto

Martedì 22 Dicembre 2020 di Elisio Trevisan
TUTTO CHIUSO Nella foto grande lo scalo di Venezia, desolatamente vuoto e ora alle prese con il blocco dei voli dalla Gran Bretagna

AEROPORTO
MESTRE Non si può dire che c’è confusione, perché il numero dei viaggiatori è talmente ridotto da rendere impossibile che ci sia confusione e tanto meno assembramento, ma all’aeroporto intercontinentale di Tessera dall’altro ieri c’è un fermento insolito, rispetto a questi mesi di forzata inattività, dovuto all’ordinanza firmata l’altro ieri dal ministro della Salute Roberto Speranza per difendere gli italiani da una nuova variante del Covid, più aggressiva del Covid-19, che si sta diffondendo rapidamente nel Sud est dell’Inghilterra. Il ministro ha, dunque, bloccato i voli in arrivo da quel Paese e ha vietato l’ingresso in Italia di chi negli ultimi 14 giorni è transitato per la Gran Bretagna; chiunque si trovi già in Italia, in provenienza da quel territorio, “è tenuto a sottoporsi a tampone antigenico o molecolare contattando i dipartimenti di prevenzione”. L’ordinanza, per il momento è valida fino al prossimo 6 gennaio.
VOLI CANCELLATI
Risultato, al Marco Polo l’altro ieri sono stati cancellati i voli da e per l’aeroporto di Londra-Stansted. Ieri, invece, le cose sono cambiate perché, se da un lato persiste il blocco dei voli dall’Inghilterra e il divieto di entrare in Italia dall’UK, dall’altro bisognava assicurare il rientro degli inglesi nel loro Paese o dei cittadini di altri paesi che risiedono comunque in Gran Bretagna. Di conseguenza sono cominciati ad atterrare a Tessera aerei completamente vuoti - ieri c’erano un Ryanair da Stansted e un easyJet da Gatwich - per imbarcare i passeggeri che devono lasciare l’Italia; nel complesso le compagnie coinvolte sono Ryanair, easyJet e British Airways. In realtà esiste anche il problema opposto, ossia quello dei connazionali che sono bloccati all’estero ma l’ordinanza blocca i voli in arrivo dall’Inghilterra. L’Enac ha autorizzato solo voli ambulanze, voli di Stato e per altre emergenze ma nient’altro.
Tra tante notizie di difficoltà e problemi, intanto ieri a Tessera e a Treviso ne è giunta almeno una positiva: sono in arrivo, infatti, 500 milioni per il settore aeroportuale, ossia per le società di gestione, per quelle private di handling che assicurano i servizi a terra per compagnie e passeggeri e per i loro lavoratori. Il ministero dei Trasporti è stato, inoltre, autorizzato ad erogare immediatamente, come anticipazione, fino a 315 milioni di euro ai gestori aeroportuali, e fino a 35 milioni agli handler che ne faranno richiesta.
ARRIVANO SOLDI
«È un segnale di speranza per Save, Aertre, Gh Venezia e Verona e per Aviation Service - ha commentato il segretario della Fit-Cisl Ivano Traverso -. Quello che, un po’ a mezza voce, ci avevano chiesto sia i gestori sia le società di handling, e cioè di farci parte attiva come Sindacati per ottenere una linea di credito dal Governo, lo abbiamo fatto. E adesso è il momento che le aziende facciano la loro parte: tra marzo e aprile, quando scadrà la prima tranche di cassa integrazione, dovranno essere responsabili e traguardare la ripresa del traffico del trasporto aereo nella maniera più serena possibile per tutti i lavoratori che non hanno colpe di questa situazione». L’appello dei Sindacati non riguarda solo la cassa integrazione ma anche il rischio dei licenziamenti dato che il Governo li ha bloccati, per il momento, solo fino a marzo.
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