Donna salvata sul ponte: il sindaco cerca la passeggera-eroe

Mercoledì 11 Maggio 2022 di Davide De Bortoli
Antonio Portale

SAN DONÀ - «Si faccia viva in Comune la passeggera dell'autobus che ha aiutato a salvare la vita alla donna che voleva gettarsi dal ponte». A lanciare l'appello è il sindaco Andrea Cereser, che intende assegnare un riconoscimento pubblico agli autisti e, appunto, alla donna che è intervenuta in modo tempestivo lunedì scorso, 9 maggio, scongiurando il peggio.

RICONOSCIMENTO
Il sindaco, infatti, sta pensando a un riconoscimento alle tre persone che lunedì sono intervenute salvando la vita alla 46enne originaria della Romania che voleva buttarsi dal ponte della Vittoria e ora si trova ricoverata all'ospedale di San Donà.

In quel momento transitavano infatti sul ponte, nell'opposto senso di marcia, due autisti che hanno fermato i rispettivi bus, evitando che la donna facesse il gesto disperato. Si tratta di Antonio Portale e Tommaso Biason. Portale ha impedito alla donna di gettarsi afferrandola con forza e facendola desistere, Biason ha informato le forze dell'ordine. Manca all'appello, però, la donna che ha segnalato a Portale cosa stava accadendo ed è intervenuta, scendendo dal bus e aiutando l'autista a salvare la 46enne che voleva compiere il gesto disperato. La passeggera, infatti, ha notato la donna barcollare sul ponte. È stata questione di un attimo e ha segnalato il comportamento sospetto al conducente del bus. «Mi ha detto Secondo me quella donna si vuole buttare - ricorda Portale Ho continuato a guardarla e quando ha iniziato a scavalcare la balaustra ho aperto le porte del bus, mi sono precipitato e l'ho afferrata forte. Ad aiutarmi è intervenuta la passeggera».

PASSEGGERA-EROE

Di questa donna, però, non si conosce l'identità e neppure all'Atvo sanno di chi si tratti. Portale ricorda che era una donna sulla cinquantina, con capelli castano chiari: era salita a Mestre, diretta a Porto Santa Margherita. «Questa donna si faccia viva, ci contatti in municipio spiega il sindaco Vorrei dare un riconoscimento per il loro gesto che ha dimostrato solidarietà, responsabilità e senso civico». «Non conosciamo l'identità della passeggera conferma Fabio Turchetto, presidente dell'azienda di trasporto , neppure se sia una cliente abituale o meno. In ogni caso è giusto il riconoscimento: sono contento per i due autisti in quanto dipendenti di Atvo. Sono stati bravi perché non si sono voltati dall'altra parte e hanno salvato una vita. In azienda si fanno corsi di primo intervento utili in ogni situazione. In questo caso hanno dimostrato molta prontezza e capacità di capire la situazione. Non è semplice, perché stanno guidando un mezzo pubblico: significa avere molta attenzione per quanto accade intorno. E se tutte le persone agissero come loro si vivrebbe in un mondo migliore». 

Ultimo aggiornamento: 12 Maggio, 10:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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