Taxi acquei a Venezia, la "furbata" del rivestimento che rende la plastica quasi uguale al legno

Venerdì 12 Maggio 2023 di Elisio Trevisan
VENEZIA La furbata delle barche in vetroresina rivestite di pellicola che sembra legno

VENEZIA - Molti taxi o motoscafi a noleggio che girano per i canali di Venezia sono “falsi”. Sembrano in legno, lustro fino, costruiti a mano dai cantieri storici, e invece sono di plastica, rivestita. Acquistare quelli veri costa il doppio, una corsa o il noleggio, però, costano uguale. Così ci guadagnano i tassisti, ci rimettono i turisti, i vip e l’immagine di Venezia e dell’Amministrazione. In definitiva ci sono i taxi in vetroresina e quelli in legno, eleganti, richiestissimi, la differenza è tutta qua. Acquistare un’imbarcazione in vetroresina costa circa 130 mila euro, una in legno dai 250 mila euro in su, e poi c’è la manutenzione che è molto più cara per quella che è quasi una scultura del miglior artigianato veneziano che naviga in laguna, e tenerla in ordine è complesso. Perciò un noleggio Ncc (con conducente) di una barca in plastica per un’ora costa tra i 120 e i 130 euro l’ora e quello di una “signora della laguna” tra i 200 e i 300 euro l’ora. 


I COSTI
Allo stesso modo il servizio di taxi effettuato con un motoscafo in vetroresina dall’aeroporto a Venezia, tanto per fare un esempio, costa 120-130 euro, con quello in legno 250 euro. Provare per credere. Basta recarsi alla darsena del Marco Polo e chiedere quanto costa la corsa, o in qualche punto in canal Grande, in bacino di San Marco, Fondamente Nuove. Anche se espongono la targhetta gialla del servizio taxi, le tariffe che chiedono, soprattutto vicino ai grandi hotel, sovente non sono fisse come quelle del servizio in terraferma ma variano a seconda di diversi fattori che comprendono anche la differenza tra le imbarcazioni in plastica e quelle in legno. E allora cosa si sono inventati alcuni tassisti veneziani? Hanno cominciato a ricoprire le barche in vetroresina con pellicole adesive che imitano il legno. Inizialmente, circa due anni fa, le imitazioni non erano molto accurate e coprivano solo la tuga (il “cofano”) ma col passare del tempo sono diventate praticamente perfette e si distinguono solo al tatto. Cosa cambia? Che comprano una barca in plastica per 130 mila euro e fanno pagare la corsa 250 euro invece che 120, o il noleggio per un’ora 300 euro invece che 130 come fosse una vera barca in legno. Anche in questo caso, provare per credere. Basta andare, come abbiamo fatto noi, a chiedere ai servizi a noleggio o a tassisti fermi in canal Grande, in Bacino di San Marco, o al Lido. E intanto i cantieri storici che producono ancora imbarcazioni tradizionali stanno un po’ alla volta scomparendo perché non c’è più mercato, rimangono nomi come Serenella, Vizianello e realtà di San Pietro di Castello e Certosa a tenere alto l’onore finché resistono. La flotta di taxi e Ncc che girano in laguna è di circa 290 imbarcazioni e nel giro di due anni, ormai, già una cinquantina sono false e sono in continuo aumento, mentre di legno ne sono rimaste solo una trentina e sono richiestissime, contese soprattutto dai vip


LE DIFFERENZE
Le barche in vetroresina normalmente sono bianche e all’imbarcadero dell’hotel Excelsior al Lido, durante la Mostra del Cinema capita spesso che vengano rifiutate dai manager delle star, che piuttosto aspettano mezz’ora in più, ma vogliono il taxi in legno per i trasferimenti e i servizi fotografici. Allo stesso modo quando gli stilisti della moda internazionale arrivano in città vogliono un taxi, o comunque una barca, in legno, anzi di primo acchito chiedono un mitico Riva ma, dato che in laguna non ce ne sono da noleggiare, pretendono un motoscafo in legno con salottino. Gli altri vip fanno lo stesso. Oltre che per la mostra del Cinema, durante la Biennale fanno a gara per accaparrarsi i modelli più eleganti, tirati di “lustro fino”, e lo stesso per le feste più “in” del Carnevale. La richiesta è alta, le barche in legno sono poche, e così per soddisfare la richiesta arrivano quelle in plastica finto legno allo stesso prezzo di quelle originali. D’altro canto la normativa non aiuta. La legge regionale 21 del 1992 per il trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea, la 63 del 1993 per il trasporto non di linea nelle acque di navigazione interna e servizio pubblico di gondola a Venezia e il regolamento comunale in attuazione della legge 63 hanno stabilito, ad esempio, che in terraferma il taxi dev’essere bianco e l’auto a noleggio scura, ma su Venezia non c’è una norma precisa e si lascia spazio alla fantasia dei singoli. E tra le pieghe delle leggi crescono i taxi in finto legno, così come le tariffe di noleggio non sono stabilite dal Comune e quelle del servizio taxi sì ma le rispettano in pochi perché pochi attendono i clienti negli stalli pubblici preferendo stare a disposizione degli hotel di lusso dove le corse sono molto più ben pagate.
 

Ultimo aggiornamento: 17:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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