Bollo auto, multe e bonifica: ecco le tre tasse più evase. I dati Adico

Domenica 2 Aprile 2023
Bollo auto, multe e bonifica: ecco le tre tasse più evase

MESTRE - La "tassa" più evasa da mestrini e veneziani? Il bollo auto. Arriva dalla Regione oltre un terzo delle cartelle esattoriali recapitate negli ultimi anni ai cittadini del centro storico e della terraferma e, gran parte di queste, si riferiscono a bolli auto non pagati. É il risultato della classifica stilata dall'Adico, l'associazione mestrina dei consumatori, che vede al secondo posto il Comune di Venezia con un sollecito su quattro per recuperare tributi locali e multe di varia natura da cittadini risultati finora morosi. Sul podio anche il Consorzio Acque Risorgive «a causa di un balzello tanto incompreso quanto evaso dalle famiglie», sottolineano dall'Adico.

L'ANALISI
Il quadro dei debiti fiscali pendenti sui cittadini veneziani nasce sulla scia della "rottamazione quater" che sta interessando un gran numero di contribuenti del nostro territorio. Adico ha preso in esame 53 cartelle esattoriali appartenenti a mestrini e veneziani che si sono rivolti all'associazione proprio per usufruire del servizio dedicato alla definizione agevolata che permette un risparmio medio del 31%, grazie alla cancellazione di interessi, sanzioni e aggi sull'importo totale. «Rispetto agli Enti creditori - spiegano dall'Adico - la Regione (con il 34% delle cartelle) la fa da padrona a causa soprattutto del bollo auto. Un quarto dei debiti iscritti a ruolo (il 24,5%) arriva dal Comune in relazione a imposte locali come l' Imu, ma anche a sanzioni di varia natura e multe stradali. Dopo il Consorzio, terzo in classifica, troviamo l'Agenzia delle Entrate di Torino, che significa la Rai.

Stiamo ovviamente parlando di canoni tv contestati anche se da luglio 2016, con l'inserimento dell'obolo nella bolletta elettrica, il tasso di evasione è inevitabilmente crollato. Il 7,5% delle cartelle prese in esame, poi, si concretizza in contestazioni della stessa Agenzia delle Entrate riguardanti i contributi Irpef». Dall'indagine sono escluse le cartelle recapitate a imprenditori, commercianti e artigiani il cui incubo è rappresentato, in primis, dalle sanzioni (spesso salate) per contributi non versati.

A proposito di importi, le cifre di ogni singola cartella possono oscillare dalle poche decine di euro fino ai 1.500-2mila euro. «Fra le persone che si sono rivolte a noi, i debiti totali variano dai 500 ai 3mila euro come somme totali.

Con il taglio di interessi, aggi e sanzioni, il carico si riduce in media del 31%.

Un esempio concreto? Un contribuente con sei enti creditori che "intimano" il pagamento di 2.706 euro, che diventano 1.606 euro sfruttando la definizione». «L'analisi è specchio di una tendenza che avevamo rilevato in altre occasioni con altri tipi di indagini - commenta Carlo Garofolini, presidente Adico -. La tassa più evasa è il bollo auto e sarebbe il caso di pensare davvero a una sua abolizione, tenendo conto che gli automobilisti sono già più che tartassati.

Per quanto riguarda il Consorzio Acque Risorgive c'è poco da dire: è un contributo che in molti non capiscono anche perché ricade solo su una parte delle famiglie, quelle che in teoria traggono beneficio dall'attività di bonifica. La definizione agevolata dà respiro a diverse persone in reale difficoltà, ma aiuta anche qualche furbetto che non ne avrebbe avuto alcun bisogno».

Ultimo aggiornamento: 3 Aprile, 09:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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