Italia Nostra: «Farà solo cassa, i crocieristi non si fermano con 10 euro»

Martedì 5 Febbraio 2019
Italia Nostra: «Farà solo cassa, i crocieristi non si fermano con 10 euro»
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VENEZIA - La tassa di sbarco non convince Italia Nostra. «Siamo perplessi, così fatta non crediamo serva affatto per regolare il flusso turistico - afferma la presidente della sezione veneziana di Italia Nostra, Lidia Fersuoch - Serve solo per fare cassa. Per ridurre l'impatto dei turisti è necessaria una programmazione. Avevamo proposto due anni fa in audizione al sindaco Brugnaro la prenotazione obbligatoria per i turisti escursionisti, in particolare per i gruppi organizzati dalle agenzie. Chi viene a fare una crociera non viene disincentivato dal pagamento di una tassa di accesso di 10 euro. Stessa cosa per i gruppi di turisti cinesi, americani e altri paesi. Chi fa un lungo viaggio non si fa fermare da questo balzello, arriverà ugualmente a Venezia, ne trarranno vantaggio solo le casse comunali.
 
Questo, come i tornelli, è un provvedimento che non ha senso, non serve a rendere vivibile la città».
Chi viene a Venezia per Fersuoch deve programmare la propria visita prenotandola. Se proprio si vuole mettere la tassa di sbarco deve però essere pagata da tutti. «Chi arriva dal litorale o da Mestre - continua - dovrebbe pagare anche di più, non dovrebbero esserci eccezioni, come chiedono invece i sindaci. Occorre poi bloccare con nuove leggi la trasformazione degli alloggi da residenza a turismo».
Ultimo aggiornamento: 10:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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