VENEZIA - Da queste parti si dice beco e bastonà. Sono decine le attività economiche di Venezia e di Chioggia (hotel, bari, ristoranti, spiagge ecc) a cui è stato promesso che avrebbero risparmiato sulla Tari facendo ricorso in Commissione tributaria e che invece si sono trovate a pagare la cifra piena, più le spese legali e anche la sanzione. Cifre anche da 60-70mila euro. Il motivo è presto detto: si sono tutte affidate a uno o due avvocati che hanno promesso un risparmio del 30 fino al 50 per cento sulla tassa rifiuti adducendo varie motivazioni, spesso fantasiose. In città che vivono di turismo come questa, il passaparola si è sparso velocemente e nella rete sono cadute anche realtà molto grandi: alberghi, ristoranti, campeggi.
La cosa sta andando avanti da un paio d'anni e causa dopo causa, la voce si è sparsa e chi ha avuto questa disavventura cerca almeno di evitare che altri subiscano la stessa sorte. «Tutto è nato da un passaparola - spiega un importante ristoratore veneziano - sembrava una class action contro un'ingiustizia. L'avvocato diceva che avremmo risparmiato il 30 per cento della Tari e come parcella gli avremmo dovuto versare il 20-25% dell'importa risparmiato. E invece...»...
Ultimo aggiornamento: 14:59
© RIPRODUZIONE RISERVATA La cosa sta andando avanti da un paio d'anni e causa dopo causa, la voce si è sparsa e chi ha avuto questa disavventura cerca almeno di evitare che altri subiscano la stessa sorte. «Tutto è nato da un passaparola - spiega un importante ristoratore veneziano - sembrava una class action contro un'ingiustizia. L'avvocato diceva che avremmo risparmiato il 30 per cento della Tari e come parcella gli avremmo dovuto versare il 20-25% dell'importa risparmiato. E invece...»...
