​Tamponi, code e proteste. Adesso le Ulss impongono la prenotazione obbligatoria

Mercoledì 12 Gennaio 2022 di Elisa Fais e Nicola Munaro
Tamponi, code e proteste. Adesso le Ulss impongono la prenotazione obbligatoria

VENEZIA - Code ai Covid Point per avere i tamponi di fine quarantena e soprattutto di fine isolamento, ora le Ulss corrono ai ripari. Dopo le proteste degli utenti, recepite anche da esponenti dell'opposizione in consiglio regionale del Veneto, sia a Padova che a Venezia si annunciano novità per riorganizzare il servizio: la prenotazione obbligatoria. E dalla città del Santo arriva un dato preoccupante: con la diffusione di Omicron si è alzata l'allerta per le doppie infezioni, sono già 1.550 i padovani risultati positivi al Covid per due volte a distanza di mesi dalla guarigione.


NEL PADOVANO

Da oggi tutti i punti screening dell'Ulss 6 Euganea lavorano solo su appuntamento e con impegnativa del medico.

Sono 13.600 gli slot occupati da qui al 23 gennaio, nelle agende c'è ancora disponibilità per altri 2.300 appuntamenti questa settimana e oltre 16.300 la prossima. La corsa alla prenotazione nel portale web dell'azienda sanitaria scatta a seguito della sospensione dell'accesso diretto: obiettivo dell'ente, evitare l'assalto incontrollato ai centri screening del territorio. «Abbiamo scelto la prenotazione per cercare di mettere ordine, per favorire una maggiore organizzazione del servizio e soprattutto per evitare code all'esterno dei centri tampone», precisa la direttrice amministrativa dell'Ulss 6, Paola Bardasi. Nel padovano sono attivi anche i due punti tampone (uno per adulti e l'altro pediatrico) dell'Azienda ospedaliera, che da sempre lavorano su prenotazione.


NEL VENEZIANO

Parla di un «sistema di prenotazione intelligente» il direttore generale dell'Ulss 3 Serenissima, Edgardo Contato, che in questi giorni si è trovato a fare i conti con l'esplosione delle richieste di tamponi in tutta l'area metropolitana di Venezia. L'idea è di arrivare alla prenotazione: chi avrà in mano l'impegnativa del medico o la chiamata del Sisp dovrà comunque fare un passaggio su una piattaforma web e fissare l'appuntamento per il proprio tampone, più o meno come si fa con i vaccini. Questa, insieme alla via di un accordo in dirittura d'arrivo con alcuni laboratori privati, è la strada scelta dalla direzione dell'azienda veneziana per bloccare l'accesso libero ai punti tampone, che nel territorio dell'Ulss 3 ha numeri altissimi. Dei circa tremila test effettuati ieri, quasi la metà erano di persone che si sono presentate senza prenotazione ma che, con l'impegnativa del proprio medico di base o del Sisp, hanno bypassato la fila dei prenotati, di fatto allungandola. Una situazione diventata ingestibile ieri quando nell'unico punto tampone di Venezia è dovuta intervenire la polizia per gestire la coda e spingere i sanitari a tenere aperto il centro per altre tre ore oltre l'orario di chiusura fissato alle 13, con l'unico intento di testare quanti si erano messi in coda, a piedi, all'esterno. Anche a Mestre, come in Riviera del Brenta, le code di auto in attesa hanno paralizzato le strade, tanto che sindaci e Ulss 3 hanno deciso l'apertura di nuovi centri tampone.

Ultimo aggiornamento: 13 Gennaio, 10:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci