MESTRE - Sbloccati gli stipendi di aprile dei 144 lavoratori Superjet International di Tessera.
LE PRESSIONI
La cosa certa è che il pagamento del dovuto di aprile avviene «a seguito delle pressioni fatte da più parti sul Comitato interministeriale che si è formato per valutare l'effetto delle sanzioni sulle imprese e sui lavoratori italiani» ha detto Michele Valentini della Fiom-Cgil presente in Prefettura assieme ai colleghi di Fim-Cisl, Failms e Uilm, mentre una delegazione di lavoratori era in presidio davanti alla sede in campo San Maurizio. Sempre ieri è stato comunicato che la prossima settimana dovrebbero sbloccarsi anche gli stipendi di maggio che dovevano essere pagati ieri ma sono molte ancora le incognite sul futuro dell'Azienda che a Tessera effettua l'allestimento, la vendita e la manutenzione dei velivoli SSJ 100, aerei civili da 75 o 100 posti per tratte regionali, i cui gusci (circa 15 all'anno) vengono costruiti in Russia da Sukhoi socia al 90%, mentre il restante 10% è posseduto dall'italiana Leonardo. «C'è il problema della continuità occupazionale e aziendale» hanno detto i sindacalisti alla capo di gabinetto che riferirà al prefetto e verificherà se è possibile ottenere l'incontro chiesto da tempo con il ministero dell'Interno e un altro con quello dello Sviluppo economico (Mise) e la multinazionale italiana Leonardo: «È Leonardo, posseduta al 30% dal ministero dell'Economia e delle Finanze, che deve dare risposte su come aiutare l'Azienda e i lavoratori visto che è stata proprio Leonardo a prendere le migliori professionalità dalle ex Aeronavali e inserirle in Superjet» hanno aggiunto i rappresentanti dei lavoratori ricordando che nel territorio ci sono altre situazioni di crisi aperte come quella di Ronal Speedline a Santa Maria di Sala dove ci sono 600 lavoratori a rischio, e quella della chimica dell'Eni a Porto Marghera dove è a rischio un intero settore industriale.
«MANCA TRASPARENZA»
Tornando a Superjet i sindacati hanno lamentato mancanza di trasparenza da parte del Governo e delle autorità preposte ricordando il congelamento, nei giorni scorsi, da parte della GdF di altri 150 milioni di euro e 5 aeroplani, su mandato del Comitato di Sicurezza finanziaria del ministero dell'Economia, lo stesso al quale la Società si è rivolta per chiedere lo sblocco dei conti correnti sostenendo che le sanzioni, dal punto di vista legale, non devono essere applicate a Superjet perché non ha nulla a che vedere con produzioni militari.