MESTRE - Mercoledì 20 gennaio, verso l'ora di cena, sottopasso della stazione in direzione di via Dante.
GLI INDIZI
Tracce ritrovate mercoledì sera, quando gli agenti della Squadra Mobile di Venezia, in pattuglia nella zona della stazione, lo notano e lo arrestano: rapina e lesioni le accuse mosse dal giudice per le indagini preliminari che ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare che ha portato in cella il rapinatore, un venticinquenne del Gambia.
RIENTRO PERICOLOSO
La sera del 20 gennaio il venticinquenne gambiano - con un passato noto alle forze dell'ordine, come verrà accertato in un secondo momento, mentre sta bivaccando nel sottopasso ferroviario si accorge dello studente mestrino che, da solo, sta tornando a casa a piedi. Il venticinquenne di origine straniera lo avvicina e inizia a importunarlo.
INSEGUITO
Per liberarsi di lui il giovane mestrino toglie il portafoglio dalla tasca del giubbotto e gli consegna qualche spicciolo, senza però sortire l'effetto sperato. Il gambiano non lo molla e continua a seguirlo facendosi sempre più insistente fino a quando lo ferma di nuovo, gli strappa il portafoglio, contenente qualche soldo, ma anche tutti i documenti dello studente mestrino, e scappa verso via Dante.
L'AGGRESSIONE
Il ragazzo lo rincorre fino a raggiungerlo e il rapinatore, per liberarsi di lui, lo colpisce con due testate. Poi, con il ragazzo indifeso e dolorante a terra, continua a colpirlo con calci e pugni. Alla scena assistono alcuni passanti: sono loro a chiamare il 113, ma quando la pattuglia della Polizia arriva, l'autore della rapina e della violenza nei confronti dello studente mestrino è già scappato. La vittima, portata in ospedale, se la caverà con una prognosi di venti giorni: gli hanno diagnosticato lesioni al labbro e al volto. La sua descrizione, dettagliata, dà la stura alle indagini che nel giro di poco portano la Mobile a individuare il rapinatore, ottenendo un mandato di cattura. Il cerchio si chiude l'altra sera.