Il fratello di Valeria «Quella sera
al Bataclan potevo esserci anche io»

Sabato 12 Novembre 2016 di Raffaele Rosa
Dario e Valeria Solesin
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VENEZIA - Quando Valeria e Dario giravano assieme per Venezia tutti li chiamavano i Sole. Fratello e sorella, tre anni di differenza, un legame profondo, così diversi uno dall'altro, ma così uniti. Un anno fa Valeria è morta, vittima degli attentati terroristici a Parigi. Era al teatro Bataclan ad un concerto per festeggiare la laurea della sorella del fidanzato Andrea. 

L'allenamento di calcio al Lido, quella telefonata da casa, il telefono di Valeria che suonava a vuoto. E poi l'angoscia fino alla disperazione. Il 13 novembre non sarà mai un giorno qualunque per la famiglia Solesin. «Ero stato a Parigi una settimana prima. Un weekend fantastico - racconta il fratello Dario - . In cui io e Vale abbiamo girato un sacco per la città. La foto al Montmartre, sulla Senna al tramonto. Mi aveva mostrato la sua casa nuova, era la solita sorèa come la chiamavo io. Ci ripenso continuamente ai quei giorni non solo perché è l'ultima immagine che ho di lei ma perché a Parigi il 13 novembre avrei dovuto esserci anche io ma, nella nuova casa, non c'era posto per dormire. Così le ho fatto visita la settimana prima del concerto al Bataclan. Avrei potuto finirci dento anche io in quel macello»....
 
 

Ultimo aggiornamento: 13:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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