Venezia, stangata caro badanti: nel 2023 aumenti fino a 2mila euro. «Gli anziani hanno pensioni più basse»

Venerdì 20 Gennaio 2023 di Alvise Sperandio
Venezia, stangata caro badanti: nel 2023 aumenti fino a 2mila euro. «Gli anziani hanno pensioni più basse»

MESTRE - Cara badante, quanto mi costi. Con l'arrivo del nuovo anno, sono cento euro in più al mese, per quelle con regolare permesso di lavoro.

Lo Spi Cgil metropolitano parla di stangata in arrivo per 6.500 famiglie veneziane, un'area dove l'età media è sempre più alta e si allarga la fetta dei non autosufficienti assistiti nella loro casa. «Giusto l'adeguamento, ma la politica deve intervenire per aiutare chi non può affrontare questi aumenti. Si rischia una nuova ondata di sommerso», commenta il segretario generale del sindacato pensionati Daniele Tronco. L'inflazione, d'altra parte, non risparmia neppure questo settore.

GLI AUMENTI

L'adeguamento al rincaro del costo della vita, fa sì che il nuovo contratto richieda 1.200 euro in più, che tuttavia salgono a quasi 2mila circa 165 euro al mese considerando contributi, ferie, ratei della tredicesima e quant'altro. Le stesse agenzie che piazzano le assistenti domiciliari se ne stanno rendendo conto. E c'è chi, chiedendo l'anonimato, parla «di evidente spinta al lavoro nero. Chi te lo fa fare di mettere in regola la badante se ti costa tutti questi soldi? Le pensioni degli anziani molto spesso sono basse e non bastano. Devono subentrare i figli, ma inutile nascondersi: se si può pagare di meno, lo si fa». Lo Spi Cgil metropolitano ha incrociato i dati dell'Istat, dell'Inps e dell'Università Bocconi per fare il quadro della situazione. In provincia di Venezia si contano circa 36mila anziani non autosufficienti, pari al 16% della popolazione over 65. Fra di loro, il 78% ha più di 80 anni. C'è chi può permettersi di andare in casa di riposo, ma anche là gli incrementi con il nuovo anno si sono fatti sentire, congelati in prima battuta, ma poi divenuti inevitabili mentre il potere d'acquisto della moneta è andato riducendosi negli ultimi mesi.
Secondo il sindacato le assistenti familiari in provincia sono circa 16 mila ma solo 6 mila e 500 (il 40%) ha un contratto regolare: a seconda dell'inquadramento serviranno dagli 85 ai 100 euro in più. «Da quanto sappiamo riprende Tronco molte badanti stanno rientrando nel proprio Paese d'origine, parliamo in particolare dell'Ucraina. Visto il grave problema della non autosufficienza, molto sentito soprattutto nel centro storico del capoluogo dove si registra una presenza massiccia di residenti ultraottantenni, temiamo che diverse famiglie decideranno di non regolarizzare il contratto aumentando ancora di più il nero presente. Tutto ciò a discapito delle lavoratrici, delle famiglie e, ovviamente, della persona non autosufficiente».

AIUTO NECESSARIO

Lo Spi Cgil metropolitano ricorda che nel Veneziano vivono circa 76mila ultra 80enni, età dopo la quale gli acciacchi e le malattie croniche sono spesso invalidanti. Il 7% degli anziani di età compresa fra i 65 e i 74 anni e un quinto degli over 75 soffrono di gravi cronicità che determinano limitazioni anche importanti nelle loro attività quotidiane. «In questo contesto conclude Tronco la figura dell'assistente domiciliare o badante diventa fondamentale. Se una famiglia non riesce a mettere il proprio caro in una casa di riposo, che fra l'altro ha rette proibitive, e non può permettersi un'assistente in regola, o l'assume in nero o deve rinunciare a una parte della propria vita, anche lavorativa, per seguire il proprio caro. Serve dunque un intervento politico per rendere meno pesante a livello economico l'assunzione di un'assistente familiare. E bisogna dare attuazione subito alla legge sulla non autosufficienza per la quale abbiamo affrontato moltissime battaglie».
 

Ultimo aggiornamento: 13:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci