Tormenta la ex e la madre di lei per 1 anno e mezzo: arrestato con il complice mentre è in azione

Lunedì 22 Giugno 2020
Tormenta la ex e la madre di lei per 1 anno e mezzo: arrestato con il complice mentre è in azione
MARGHERA - Sabato scorso gli agenti del Commissariato di Marghera hanno portato a segno due arresti in flagranza di reato per stalking, ponendo fine ad un’escalation di minacce e violenze che si protraeva ormai da troppo tempo. G.S. (veneziano del ’64) e D.P. (del ’96 nato in provincia di Treviso ma residente a Marghera) si sono resi responsabili di una lunga serie di intimidazioni, minacce e danneggiamenti anche gravi ai danni di due donne.

G.S. era già stato denunciato diverse volte negli scorsi mesi dalla sua ex compagna, che stava vivendo un incubo di molestie dietro alle quali sospettava ci fosse proprio l’uomo: per tale ragione gli agenti del Commissariato hanno messo in campo una serie di indagini, al fine di ricostruire la fitta rete di comportamenti che il soggetto aveva posto in essere contro la propria vittima Da tempo infatti la ragazza subiva minacce e danneggiamenti sia presso la propria abitazione a Mira sia presso l’abitazione della propria madre, a Marghera; gli stessi vicini della donna erano vittime di danneggiamenti: sono infatti 5 le autovetture incendiate nel quartiere della donna. Nei mesi passati la situazione è degenerata ed è divenuta per la vittima a dir poco insostenibile: minacce scritte con la vernice, incendi degli scuri delle finestre di casa, il furto del contatore del gas. La follia del suo persecutore si è manifestata anche contro una collega di lavoro della vittima che si è vista incendiare l’automobile. Le indagini condotte dal Commissariato di Marghera hanno permesso di accertare che G.S. dedicava le sue intere giornate a percorrere in macchina le vie di residenza dell’ex compagna a Mira, e della madre a Marghera, con l’unico scopo di porre in essere un controllo sulle due donne. Le indagini hanno ricostruito la preoccupante frequenza di passaggi dell’uomo sotto casa della vittima: sono contati anche 14 passaggi in una sola ora.

Data la esclation di comportamenti anomali posti in essere da G. S., i poliziotti hanno deciso di porre in essere un’azione di polizia appositamente pianificata per intervenire immediatamente laddove l’uomo avesse agito in qualunque modo. Gli agenti avevano infatti intuito che l’uomo stava per commettere qualche azione illecita o ne aveva l’intenzione: i suoi comportamenti, infatti, e anche i suoi movimenti sotto le abitazioni delle due donne si erano fatti più nervosi negli ultimi giorni, durante i quali i poliziotti non lo hanno mai perso di vista. Al fine di scongiurare ulteriori e pericolose azioni che avrebbero potuto mettere in pericolo le donne già fortemente provate, sabato scorso è scattata l’ultima operazione: già dal primo pomeriggio gli agenti del Commissariato di Marghera ha intensificato ancor di più l’attività di sorveglianza e di osservazione nei confronti dell’uomo. L’autovettura di G.S. è stata seguita senza mai essere persa di vista, e gli agenti hanno annotato passaggi e soste ripetute, decisamente indicative delle intenzioni del G.S.. L’uomo, dopo aver passato l’intero pomeriggio di sabato a “fare la posta” sotto casa della sua ex a Mira, in serata si è portato a Marghera presso l’abitazione della mamma della sua ex, dove i suoi comportamenti sono apparsi, se possibile, ancora più compulsivi e sospetti: G.S., in particolare, era stato raggiunto dal D.P. (altro soggetto che aveva attirato da tempo l’attenzione degli agenti, e che si è rivelato essere suo complice).

Intorno alle 21.00 i poliziotti appostati hanno notato G.S. arrivare a piedi e soffermarsi a guardare le finestre dell’abitazione della ex suocera; dopo aver proseguito per pochi metri, era ritornato indietro insieme al P.D per guardare ancora intensamente il palazzo.
Ad un tratto, il giovane P.D., dopo aver indossato un paio di guanti neri, ha scagliato con violenza due grossi sassi verso la finestra della camera da letto dell’abitazione, per poi tentare la fuga. Gli agenti si sono messi subito all’inseguimento, bloccando subito i due uomini, che sono stati arrestati.

I poliziotti, oltre ai due grossi sassi lanciati, hanno sequestrato anche altro materiale, tra cui altri due grossi sassi ritrovati all’interno dell’autovettura di G.S., una grossa tronchese e un taglierino.
E’ stata rinvenuta, inoltre, in seguito a perquisizione, una confezione di “accendi-fuoco” dello stesso tipo di quello utilizzato per gli incendi delle autovetture. Si è conclusa così nel migliore dei modi una vicenda che poteva evolversi in modo decisamente pericoloso, considerata l’escalation dei comportamenti tenuti dai due soggetti e che messo in pericolo le due donne prese di mira. Gli uomini del Commissariato hanno posto fine anche ad un incubo che ha interessato i vicini delle due donne a Mira e a Marghera.
Ultimo aggiornamento: 17:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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