Stagista morto a Noventa, i genitori di Giuliano: «Non siamo contrari all'alternanza scuola-lavoro. Nostro figlio voleva imparare»

Domenica 18 Settembre 2022 di Fabrizio Cibin
I genitori di Giuliano de Seta, lo stagista morto alla Bc service di Noventa di Piave. Il ricordo dei genitori
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CEGGIA - «Giuliano, un ragazzo sorridente, con tante passioni e il desiderio di diventare ingegnere e aprirsi una sua attività». Travolti da un dolore immenso, mamma Antonella e papà Enzo, riescono ad aprire il cuore per parlare del loro caro Giuliano De Seta, tragicamente mancato mentre svolgeva l'attività di stage scolastico, alla Bc Service di Noventa di Piave. Lo fanno mostrando la foto del loro figlio e affidandosi al loro amico e legale, l'avvocato Luca Sprezzola, che li sta supportando, anche nei rapporti esterni, così da potere rispettare il più possibile il loro desiderio di essere lasciati soli. Ieri, proprio grazie all'intervento del legale, hanno potuto vedere la salma, nella cella mortuaria di San Donà di Piave. Nei prossimi giorni dovrebbe essere svolto l'esame autoptico; anche in questo modo si vuole fare piena chiarezza su quanto accaduto nel pomeriggio di venerdì.


IL RICORDO
«Giuliano - dicono ancora i genitori nella nota diffusa dall'avvocato - era un ragazzo allegro, sveglio, giudizioso, curioso e pieno di amici, che peraltro si sono recati in gran numero a casa nostra per esprimerci la loro vicinanza». Vicinanza espressa anche dalla scuola, l'Its Leonardo Da Vinci di Portogruaro, attraverso la preside, la professoressa Anna Maria Zago. Tramite lei il ministro dell'istruzione, Patrizio Bianchi, ha personalmente (via cellulare) parlato con il padre, per rivolgergli le sue condoglianze.
«Nostro figlio studiava all'Its, indirizzo elettronica ed elettrotecnica: si stava aprendo al mondo e non vedeva l'ora di diventare grande e indipendente. Si stava facendo la patente». E, nel futuro, c'era l'ingegneria. «Aveva grandi aspettative per il futuro: avrebbe voluto studiare ingegneria, a Milano, e poi aprirsi una sua attività».
Questa sua passione, in particolare per la meccatronica, è nata dall'esperienza lavorativa del padre, in aziende del settore; papà che lavora alla Oerlikon Hrsflow di San Polo di Piave.

Il diciottenne era felice dell'esperienza che stava facendo alla Bc Service.


VITA SPEZZATA
«Era contento di lavorare ed imparare: rientrava dallo stage sorridente. Lo appoggiavamo nelle sue scelte. E non abbiamo nulla da dire sull'alternanza scuola-lavoro, che per noi non è una cosa negativa». Sulla vicenda non si esprime, ma vuole la verità. «Non ci esprimiamo sulle dinamiche dei fatti e non accusiamo nessuno, perché siamo all'oscuro su quanto realmente accaduto. Però vogliamo certamente sapere la verità e ci aspettiamo che la giustizia faccia il suo corso. Resta la tragica realtà di un giovane vita spezzata. Al momento non siamo ancora stati contattati dall'azienda, ma alcuni colleghi di lavoro hanno chiamato per fare sentire la loro vicinanza e confermare che Giuliano era un bravo ragazzo, ben voluto».


LE PASSIONI, LA FIDANZATA
Ben voluto, con un carattere da trascinatore, sempre pronto alla battuta e allo scherzo e dalle tante passioni: dallo sport (in particolare l'atletica) alla pesca, il mare della Calabria, dove gli piaceva fare apnea, fino alla Vespa, la storica 125 regalategli dal papà dopo averla restaurata. «In occasione del suo compleanno aveva fatto il suo primo volo con il paracadute in tandem, cosa che lo aveva riempito di gioia ed entusiasmo». Giuliano si era fidanzato a Claudia. «Li vedevamo felici girare per Ceggia - dicono ancora i genitori - abbracciati in sella alla Vespa». E questo è l'ultimo pensiero espresso dalla famiglia, attraverso l'avvocato Sprezzola, prima di chiudersi e chiedere il rispetto del loro profondo dolore. Dal punto di vista delle indagini, ora la parola passa alla magistratura, cui spetterà il compito di ricostruire i fatti e stabilire eventuali responsabilità.

Ultimo aggiornamento: 19 Settembre, 10:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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