Staccava i sigilli dei contatori del gas: 72enne condannato a due mesi

Venerdì 15 Ottobre 2021 di Gianluca Amadori
Un'immagine d'archivio del Tribunale di Venezia a Piazzale Roma
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CHIOGGIA - Lo hanno colto sul fatto, mentre stava staccando il sigillo da un contatore del gas, lungo una strada di Chioggia. Ma quel sigillo non era l’unico di cui si era appropriato: nel corso di una perquisizione le forze dell’ordine hanno scoperto che ne aveva altri cinque, evidentemente sottratti a qualche altro contatore nel corso della stessa giornata.
Per quel episodio, accaduto un paio di anni fa, un uomo di settantadue è stato denunciato e ieri è stato chiamato a comparire in Tribunale per rispondere del reato di furto aggravato.

La Procura, in realtà, aveva chiuso l’inchiesta emettendo un decreto penale di condanna con il quale gli era stato ingiunto di pagare 4500 euro; versamento con il quale avrebbe chiuse le sue pendenze con la giustizia. Ma il suo legale, l’avvocatessa Roberta D’Antoni di Mestre, ha presentato opposizione e così il caso è approdato a processo. Ieri mattina, alla Cittadella della giustizia di piazzale Roma, di fronte al giudice per l’udienza preliminare di Venezia, Barbara Lancieri, il settantaduenne ha chiesto e ottenuto di essere giudicato con rito abbreviato, ed è stato condannato a due mesi di reclusione (pena sospesa) usufruendo dello sconto di un terzo della pena. Il sostituto procuratore Giorgio Gava gli ha contestato ben due aggravanti, impedendogli di poter usufruire della dichiarazione di tenuità del fatto: secondo la pubblica accusa, infatti, manomettendo i contatori del gas ha rischiato di mettere a repentaglio la sicurezza pubblica. Per quale motivo l’uomo avesse deciso di rimuovere dei sigilli dei contatori del gas per poi appropriarsene è un mistero. Il sessantaduenne non lo ha spiegato. Dunque non si è potuto sapere se si tratta di una semplice passione da “collezionista”, oppure se quei sigilli, Aveva una passione per i sigilli, non facili da reperire, fossero messi sul mercato. In ogni caso si tratta di materiale di valore modesto, pari a poco più di dieci centesimi di euro per ciascun sigillo. Le motivazioni della sentenza saranno depositate nelle prossime settimane; quindi la difesa potrà presentare ricorso per ottenere che sul caso si pronunci la Corte d’appello di Venezia. Un’intera macchina della giustizia per il valore di pochi spiccioli.

Ultimo aggiornamento: 07:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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