Lo sport riprende dalle aree verdi. Parchi e giardini saranno le nuove palestre

Giovedì 22 Aprile 2021 di Luca Bagnoli
CORRIDORI Riparte lo sport dopo le chiusure per la pandemia

VENEZIA Coinvolgere palestre, associazioni e società sportive. Sfruttare gli spazi all’aperto, richiamando tutta la cittadinanza, soprattutto giovani, anziani e persone con disabilità, in modo da tornare a correre dopo un «letargo forzato» da Covid-19. È questa la “ripresa” in tema attività fisica secondo il Comune, una ricetta “green” e solidale firmata Andrea Tomaello. «Ovviamente dobbiamo adeguarci ai decreti governativi e alle direttive regionali - dice il vicesindaco con delega allo Sport - ma vogliamo guardare anche al futuro più prossimo.

Con l’amministrazione e gli uffici competenti - spiega - stiamo programmando l’estate, definendo un calendario di iniziative che offra alle persone la possibilità di fare sport all’aria aperta». 


LA STRATEGIA
Nello specifico si agirà su due binari. «A giorni - annuncia Tomaello - partiranno le comunicazioni alle società del territorio, che chiameremo a raccolta invitandole ad organizzare sulle “piastre polivalenti” della città dei tornei di pallacanestro, volley e bocce». Lo start è previsto per giugno, finita la scuola (sempre che le due cose coincidano). Ma ecco il secondo binario. «Palestre e associazioni potranno usare le aree verdi comunali per le loro attività - prosegue il vicesindaco - Potranno, ad esempio, proporre lezioni di zumba al parco, e molto altro, quello che vorranno. Insomma - precisa - posta l’incognita della pandemia, e dunque la situazione assembramenti e spostamenti che troveremo tra qualche settimana, il nostro intento è quello di aiutare le realtà dello sport a riaccendere i motori, promuovendone l’offerta e i servizi grazie alla vetrina di uno spazio aperto visibile a tutti, coinvolgendo in particolar modo i cittadini maggiormente colpiti da questa emergenza sanitaria, come i giovani e i più fragili, siano essi anziani o persone con disabilità». 


EVENTO CONCLUSIVO
Non solo. Tomaello sogna anche un grande evento conclusivo, di fine estate e d’inizio rinascita. «Valuteremo la fattibilità - temporeggia - dipende sempre dall’evoluzione della crisi, ma ci terrei molto, vediamo; per il momento pensiamo a realizzare questo doppio progetto, con il quale ottenere anche l’obiettivo indiretto di mandare via qualche sbandato dagli spazi verdi, sostituendolo con i bambini e gli adolescenti desiderosi di praticare lo sport». L’accoppiata “fitness” e “all’aperto” non finisce poi qui. 


BISSUOLA
«Tra un mese circa partiamo con la palestra al parco Bissuola - ricorda il numero due di Ca’ Farsetti - una struttura libera, ideata per tutti, che sorgerà vicino al Centro civico». L’installazione conterà dieci attrezzi, di cui due dedicati alle persone con disabilità. «Forse - aggiunge - replicheremo l’iniziativa in altri parchi del Comune, ma ci tengo a chiarire che non è una palestra sostitutiva di quella tradizionale, e nemmeno vuole soppiantare i personal trainer». 


IL CONI
Intanto il Coni sta pensando di organizzare per l’8 maggio una manifestazione volta a segnalare il disagio che opprime il mondo degli sport di base, investito dalla furia pandemica e dalle restrizioni che ha portato con sé. «La speranza - conclude Andrea Tomaello - è quella di assistere all’effettiva ripresa dello sport il prima possibile, e per fortuna la nuova sottosegretaria Vezzali è un’addetta ai lavori, persona molto competente, in grado di capire tutte le difficoltà provocate dalla sospensione delle attività, perché lo sport non è solo benessere fisico e mentale, ma anche socialità, educazione e crescita, elementi indispensabili specie per i più piccoli». 
 

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