Alberto e Stefania, matrimonio antivirus: «Con le mascherine, ma ora siamo felici»

Giovedì 16 Aprile 2020 di Melody Fusaro
MASCHERINE RICAMATE Gli sposi Stefania Pagliani e Alberto Guariento
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SPINEA
Centinaia di inquilini dell’enorme condominio del Villaggio dei fiori hanno voluto festeggiare, anche se a debita distanza, le nozze straordinarie di Alberto Guariento e Stefania Pagliani. I due spinetensi si sono sposati ieri a mezzogiorno in sala giunta: un matrimonio lampo, organizzato in quindici giorni dopo che Alberto, preoccupato dalla situazione di emergenza coronavirus, era tornato dal lavoro e all’improvviso aveva chiesto a Stefania di sposarlo subito, per metterla al sicuro nella peggiore delle evenienze. Una scelta che, a causa delle misure di contenimento, ha richiesto il sacrificio di rinunciare, ma solo per ora, alla festa con parenti e amici e di accontentarsi di una breve cerimonia con le poche persone autorizzate a entrare in municipio. 
NOZZE LAMPO
Giusto il tempo delle pubblicazioni e la coppia ieri era già in sala giunta, di fronte al sindaco Martina Vesnaver nella veste di celebrante e accanto ai due testimoni, il presidente del Consiglio comunale Claudio Tessari e l’assessore Elia Bettin. Un matrimonio che si è dovuto adattare alle norme di prevenzione dal contagio sulle quali però i due sposi hanno voluto giocare, presentandosi con guanti e mascherina di pelle, ricamati in versione nuziale: Alberto in nero e Stefania in bianco. «È stato molto bello e siamo felici di averlo fatto - raccontano al termine della cerimonia in un video inviato a tutti gli amici -. È stata una cerimonia semplice e molto romantica: sindaco e testimoni sono stati molto carini, Martina Vesnaver ci ha dedicato una lettura». Tra le rinunce compaiono anche le fedi, introvabili con le oreficerie chiuse. Ma Alberto, che è anche presidente e fondatore (con un socio) del Teatrino Zero di Crea, ha già in mente di replicare in futuro: «Gli amici attori non mi mancano: quando sarà possibile organizzeremo un’altra cerimonia per scambiarci le promesse». 
In attesa dell’incontro con parenti e amici, a festeggiare la coppia ci hanno pensato i vicini di casa. La sorpresa già al risveglio quando i due quasi sposi hanno alzato le tapparelle e hanno scoperto che le scale e il giardino condominiale erano addobbati a festa: «I bambini hanno fatto dei disegni, altri hanno appeso cartelloni e palloncini. Poi c’è chi ci ha suonato il campanello, portandoci una torta o una bottiglia di vino. È stata una grande e inaspettata emozione, eravamo commossi». Ad aspettarli in municipio c’erano anche il coordinatore e il vice del gruppo di Protezione civile di Spinea, per il quale Alberto ha lavorato fino a ieri. Il matrimonio ha coinciso con il suo ultimo giorno di servizio al Comune di Spinea e da oggi è all’opera in Regione, dove si occuperà di manutenzione e restauro delle sedi del Consiglio regionale. A fine cerimonia, un rapido servizio fotografico davanti al municipio e nel giardino condominiale. La seconda festa a data da destinarsi: «L’importante, per noi, è esserci sposati - conclude Alberto -. Ora sono sereno, so che se mi dovesse succedere qualcosa Stefania avrebbe una casa in cui vivere». 
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Ultimo aggiornamento: 07:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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