SPINEA - Ufficialmente si è trattato di un atto di autolesionismo, ufficiosamente i dubbi su come Alexandru Ianosi Andreeva Dimitrova si sia ferito in carcere sono più di qualcuno. Il 35enne, accusato di aver ucciso a coltellate la notte tra il 22 e il 23 settembre la compagna Lilia Patranjel, al momento si trova in rianimazione, in prognosi riservata, all'ospedale dell'Angelo: è stato trovato con un manico di scopa infilato in un occhio.
Le condizioni
Alexandru è arrivato in ospedale, già intubato, domenica pomeriggio. L'uomo è stato operato d'urgenza e da allora non si è più svegliato: è sempre stato sedato, quindi nessuno ha potuto parlare con lui.
Intanto oggi si terrà l'autopsia sulla compagna, come disposto dal sostituto procuratore di Venezia, Alessia Tavarnesi. L'esame autoptico è stato affidato alla dottoressa Barbara Bonvicini, il medico legale intervenuto per i primi rilievi la mattina di venerdì scorso, quando i carabinieri si sono recati in via Mantegna. Pochi dubbi sulle cause della morte, ma l'autopsia servirà a chiarire quante siano state le coltellate inferte dall'uomo alla compagna e se la donna, prima di essere uccisa, sia stata colpita con qualche oggetto sulla testa, per stordirla.