Duplice omicidio di Spinea, lo sgomento dei vicini: «Quelle urla strazianti e interminabili, avevamo la pelle d'oca»

Martedì 22 Novembre 2022 di Emiliana Costa
Duplice omicidio di Spinea, lo sgomento dei vicini: «Quelle urla strazianti e interminabili, avevamo la pelle d'oca»
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SPINEA - «Intorno alle 22 dell’altro ieri sera dalle finestre abbiamo visto apparire i lampeggianti dei carabinieri, poi all’improvviso urla strazianti, disperate, interminabili. Erano i parenti che avevano saputo dell’uccisione di Mynevere e Flonino. Grida che ci hanno spezzato il cuore, da far venire la pelle d’oca». A parlare è Monica, una delle vicine di casa di Mynevere Karabollaj, 37 anni e Flonino Merkuri, 23, la coppia di albanesi uccisa a coltellate la sera di domenica 20 novembre dall’ex marito di lei, Viron Karabollaj, 40 anni.

Morto suicida qualche ora dopo nel capannone dell’azienda per cui lavorava a Chirignago. Il duplice omicidio è avvenuto nella casetta bifamiliare in via Leopardi, a Spinea. Casetta nella quale mamma Mynevere viveva con le due figlie di 15 e 13 anni e il compagno Flonino. Fino a qualche anno fa, anche l’ex marito Viron avrebbe abitato nella villetta gialla. Poi la separazione burrascosa e il tragico epilogo.

I VICINI

«Li conoscevo di vista – continua Monica che abita sull’altro lato della strada, a pochi metri dalla casa del delitto -. Ci salutavamo ma nulla di più, io lavoro tutto il giorno fuori e ci incontravamo di sfuggita. L’ex marito mi sembra fosse andato via un paio di anni fa. Quando sono venuta a vivere qui nel 2018 loro già c’erano, penso fossero arrivati nel 2015». 

MAMMA ECCEZIONALE

A ricordare Mynevere, anche il signor Bruno, l’anziano dirimpettaio della coppia uccisa, che riserva alla giovane mamma parole di grande affetto: «La conoscevo bene. Non era solo una brava persona, era una donna eccezionale. Grande lavoratrice e grande mamma. E’ stata molto amica anche con la mia defunta moglie. Mynevere si guadagnava da vivere facendo l’estetista in casa, manicure e pedicure. Avevo avuto un problema a un’unghia e lei mi aveva ‘curato’». Il signor Bruno poi parla anche di un momento delicato che avrebbe vissuto in passato mamma Mynevere: «Quasi al termine di una gravidanza, ha avuto un incidente in macchina. Incidente per il quale avrebbe ricevuto un importante risarcimento».

VIA LEOPARDI 

Sgomenti tutti gli abitanti di via Leopardi, piccola strada in una zona residenziale di Spinea, non lontana da via Roma. Mynevere e il compagno Flonino erano persone riservate, ma di vista li conoscevano tutti. E tutti hanno un ricordo da condividere. «Siamo scioccati – spiega un residente che abita alla fine della strada, all’incrocio con via Pascoli -. Li vedevo sempre in strada, lei era davvero una brava persona. Con le figlie ci salutavamo. Conoscevo di vista anche l’ex marito, viveva qui fino a qualche anno fa. Mai avrei immaginato una cosa del genere. Non so se c’entri anche la gelosia, ma come si può arrivare a questo punto?». Sotto choc anche una signora che lavora come badante qualche civico più in là rispetto alla casa della tragedia. «Prima ho visto le macchine dei carabinieri, poi le urla strazianti. Mi si stringeva il cuore. Penso fossero i parenti delle vittime, avranno gridato per mezz’ora. Avevo i brividi. Ma non avevamo capito cosa fosse successo, solo dopo è emerso. Poi sono arrivati per i rilievi, tutto sarà finito intorno alle quattro di notte». Tra le testimonianze degli abitanti di via Leopardi, anche la signora Paola che racconta ancora incredula: «Stavo aspettando il ritorno di mia figlia e per questa ragione ho aperto la porta intorno alle 22. Ho visto passare le macchine dei carabinieri a sirene spente, stessa cosa l’ambulanza. Mi sono preoccupata e ho chiesto al dirimpettaio che nel frattempo era sceso in strada. Ma mai avremmo immaginato la portata della tragedia». Nessuno dei vicini sembra aver sentito nulla riguardo al delitto. A spezzare il silenzio della notte solo il pianto disperato dei parenti. E ora, il momento del ricordo di Flonino e Mynevere, una «mamma eccezionale».

Ultimo aggiornamento: 23 Novembre, 13:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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