Jesolo, prenotazioni via App subito in tilt. Esplode la rabbia in spiaggia

Domenica 21 Giugno 2020 di Giuseppe Babbo
I bagnanti ieri mattina a Jesolo in attesa di un ombrellone: si accettava solo chi aveva prenotato
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JESOLO - Lunghe code agli accessi al mare per raggiungere il posto prenotato. Ma anche l’App più volte “impallata”, difficoltà nel completare la procedura, prenotazioni incomplete o effettuate solo all’ultimo momento. E come se non bastasse anche il mancato rispetto del divieto di accesso ai pontili sbarrati nei giorni scorsi dagli operai della Jesolo Patrimonio su disposizione del Comune. Sabato di grandi presenze ieri sull’arenile di Jesolo, preso d’assalto da migliaia di turisti. A farsi vedere sono stati anche gli ospiti stranieri, tedeschi e svizzeri, che giorno dopo giorno stanno tornando. Puntuali, ieri mattina, si sono materializzate le solite code in ingresso alla città, con la viabilità bloccata lungo via Adriatico e via Roma destra per gran parte della giornata. Le code si sono registrate anche gli accessi al mare, tra chi voleva conquistare il proprio ombrellone nei vari stabilimenti e chi invece doveva “solo” raggiungere i tratti di arenile libero attrezzato, sempre ad uso gratuito ma da quest’anno prenotabili attraverso l’App “J.Beach”, creata per garantire anche nelle spiagge libere il distanziamento sociale. Ma di fronte alle aree libere, tra code e attese varie, non sono mancate le proteste dei pendolari che hanno segnalato difficoltà nel completare la prenotazione. 
«Il problema – spiega Cristian Rampazzo, l’ingegnere che ha seguito l’applicazione – è legato alla grande quantità di accessi avvenuti contemporaneamente. In una sola settimana abbiamo superato i 40 mila accessi, qualche difficoltà è comprensibile ma che ci stiamo perfezionando quotidianamente. La conferma è arrivata dal fatto che quasi tutte le aree libere ieri sono andate sold out. E’ la risposta migliore». 
Per questo, soprattutto nelle zone centrali, come la spiaggia antistante piazza Mazzini, una volta esauriti i posti, in molti si sono posizionati sulla battigia, pratica che non è vietata ma a patto che vengano rispettati i dieci metri di distanza dalla battigia, non siano installati degli ombrelloni e sia garantito anche in questo caso il distanziamento. Un punto quest’ultimo, che secondo molti sarebbe venuto meno con gruppi di persone e intere compagnie posizionati a distanza ravvicinata. Per non parlare di chi non ha rispettato il divieto di accesso ai pontili ed ha continuato a distendersi tra le dighe incurante delle regole anti contagio e del rischio di essere sanzionato con una multa di 200 euro. Sanzioni che non sono state comminate, anche se il sindaco Valerio Zoggia pur parlando di pochi casi isolati, ha assicurato gli adeguati controlli. A regime anche le aree di spiaggia libera affidate dal Comune alla Jesolo Turismo, vale a dire quelle di fronte a piazza Brescia e alla Croce rossa, ciascuna con 144 piazzole, tutte esaurite nel primo pomeriggio. «C’è stato qualche rallentamento alla mattina – dice Alessio Bacchin, presidente della JesoloTurismo – perché in molti si sono presentati all’ingresso senza aver completato la prenotazione: i nostri addetti hanno fatto scaricare a tutti l’App e aiutato gli ospiti a effettuare le varie procedure. La spiaggia si è presentata in modo ordinato, la gente ha capito il nostro impegno».
Per i pendolari, da ieri è scattata la prenotazione anche sulla spiaggia libera di Cavallino-Treporti, in questo caso attraverso un sito internet e solo per avere il diritto all’accesso visto che la prenotazione non dà diritto a un posto stabilito. E anche qui non sono mancate le polemiche. A sollevarle è stato Angelo Zanella, capogruppo della civica “Cavallino-Treporti” che ha contestato le modalità di prenotazione e i controlli agli accessi al mare delle forze dell’ordine. «Ci sembrano eccessivi – commenta – la spiaggia è stata trasformata in uno stato di polizia con le auto degli agenti posizionate direttamente sulla spiaggia. Per molti giorni è stato detto che il nostro arenile è molto grande, ora vengono fatti i controlli agli ingressi».
Immediata la risposta della prima cittadina Roberta Nesto: «Sono normali controlli - ribatte – dobbiamo evitare assembramenti e di conseguenza il rischio contagio, ci piacerebbe avere più forze dell’ordine per contrastare in modo più incisivo il commercio abusivo».
Ultimo aggiornamento: 22 Giugno, 08:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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