JESOLO (VENEZIA) - «Serve un'azione decisa del governo rispetto al rischio di possibili corridoi turistici verso Spagna, Grecia e altre nazioni europee».
I TIMORI
La paura, di fatto la stessa di un anno fa, è quella di perdere buona parte degli ospiti stranieri che nel litorale veneziano garantiscono tra il 40 e il 60% delle presenze. È per questo che l'argomento verrà affrontato lunedì prossimo nella riunione della Conferenza dei sindaci della costa veneta e a stretto giro anche dal G20s. «I timori sono concreti spiega Pasqualino Codognotto, sindaco di San Michele-Bibione e presidente della Conferenza dei sindaci almeno a giudicare da come si stanno muovendo gli altri Stati. L'Inghilterra, giusto per fare un esempio, ha annunciato che toglierà l'obbligo di quarantena per i propri connazionali che si recheranno in Israele, continuando però a indicare come poco sicura una destinazione come l'Italia. Situazioni come queste non devono accadere, oggi deve essere garantito un principio di giustizia commutativa a livello internazionale, tutti gli Stati devono avere le stesse condizioni. Al governo chiederemo di prestare molta attenzione verso queste situazioni, ovvio noi dobbiamo fare la nostra parte, prima di tutto somministrando vaccini ma non abbiamo problemi nel farlo, ci basta avere le dosi». Sulla stessa scia la presa di posizione del sindaco di Jesolo Valerio Zoggia: «Le paure c'erano anche lo scorso anno, ma alla fine i turisti sono arrivati perché sono loro che decidono dove trascorrere le loro vacanze. Immagino che lo stesso accadrà anche quest'anno, ma tutti dobbiamo essere messi nelle stesse condizioni. Ricordo poi che i nostri operatori hanno messo in atto protocolli sanitari che già lo scorsa estate hanno funzionato». Anche il primo cittadino jesolano insiste sull'opportunità di accelerare con i vaccini: «È uno dei modi migliori per sostenere la ripresa del turismo».
IL RISCHIO
Uguale la presa di posizione della collega di Cavallino-Treporti Roberta Nesto: «C'è il rischio che si costituiscano dei corridoi turistici preferenziali verso Spagna e Grecia a scapito delle nostre località. Non possiamo permettercelo perché abbiamo la responsabilità di tutte le famiglie che operano nel settore o in ambiti a esso collegati. Auspichiamo che ci siano indicazioni precise quanto prima, e tra queste anche quelle riferite al green pass e agli altri certificati vaccinali rispetto alle proposte avanzate dalla Commissione Europea. Continueremo a lavorare per offrire ai turisti, che scelgono la nostra località, la possibilità di trascorrere le loro vacanze in totale sicurezza». Su questo fronte Cavallino-Treporti ha sollecitato l'apertura di un hub vaccinale che sia di sostegno sia per i residenti e per i dipendenti delle imprese territoriali e l'apertura di un punto tamponi per gli ospiti.