Vigile picchiato, per la sicurezza in spiaggia arriva il taser

Martedì 6 Agosto 2019 di Monica Andolfatto - Giuseppe Babbo
Venditori abusivi in spiaggia a Jesolo
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 L’appello del sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia, non è rimasto inascoltato. L’allarme sicurezza, dopo l’aggressione a un vigile da parte di un venditore abusivo in spiaggia, è tornato alto. E il questore Maurizio Masciopinto annuncia un’azione più serrata, attraverso una organizzazione dii uomini e mezzi ma anche, se servisse, con strumenti di prevenzione efficaci, come il taser.
 
Perché la “pistola elettrica” il capo delle forze dell’ordine veneziane l’ha già sperimentata.
«La pistola elettrica è uno strumento ad alto impatto dissuasivo - spiega - La questura di Brindisi, che reggevo prima di essere assegnato a Venezia, è stata la prima in Italia a sperimentarne l’utilizzo. Si tratta di un’arma che va maneggiata sapendone sfruttarne appieno le potenzialità. E la sua introduzione potrebbe essere esaminata nell’ambito della grande rete delle polizie locali del Veneziano, rispetto a cui mi metto a disposizione come coordinatore».
Perché nei piani del questore, proprio per dare risposta alle richieste che arrivano dai sindaci, c’è quella di potenziare la rete delle polizie locali con una organizzazione coordinata con le altre forze dell’ordine, a partire dalla formazione.
GLI INCONTRI
Masciopinto, che in laguna è arrivato da circa quattro mesi, crede nel lavoro di squadra e nelle strategie condivise. E considera le polizie locali una risorsa da impiegare al meglio per professionalità, disponibilità, numero di operatori. Come? Attraverso un processo formativo articolato che trasmetta ai vigili le conoscenze dei poliziotti in materia di polizia giudiziaria, accrescendone la capacità operativa e lo standard di intervento. «Due settimane fa - spiega Masciopinto - ho voluto incontrare i comandanti di tutte le polizie locali della provincia per illustrare loro l’intenzione di attuare una grande rete basata sulla condivisione sia delle buone pratiche attuate dalla polizia di stato, sia del materiale formativo. Sono convinto che sul terreno della formazione e dell’aggiornamento professionale si giochi la partita vincente per affrontare e sconfiggere le forme di legalità a torto considerate minori e nel contempo ottimizzare le pratiche di autotutela degli stessi agenti».
La formula della sinergia fra polizia e vigili urbani non è nuova ma l’intenzione di Masciopinto è di fare da apripista per l’adozione di un nuovo modello operativo condiviso all’interno del quale il questore, nella sua veste di autorità provinciale di pubblica sicurezza, svolge il ruolo di “capomaglia”. «I Comuni investono molto nella polizia locale. Ed è una risorsa che va valorizzata. In questi giorni mi muovo tra Jesolo, Sottomarina, Bibione, Caorle per rendermi conto di persona delle forze in campo che sono ingenti e di alto profilo. Come a Venezia. Lo ripeto, per un salto di qualità decisivo serve puntare sull’aggiornamento professionale adattato alle nuove sfide imposte dai cambiamenti sociali e organizzativi».
L’ARRESTO
Anche perché ci sono giorni in cui la tensione è palpabile, come quello di domenica a Jesolo. Il giorno dopo l’ennesima colluttazione fra vigili e ambulanti senegalesi, emergono aspetti che confermano la pericolosità di questi soggetti, come affermato dal primo cittadino. All’atto dell’arresto del venditore abusivo che aveva sferrato due pugni in pieno volto a un agente, i suoi connazionali si stavano coalizzando per ingaggiare una vera e propria “battaglia” con i vigili in borghese. Sono questi ultimi a testimoniare che gli stranieri si sono avvicinati brandendo degli ombrelloni come mazze. I vigili urbani hanno scelto di allontanarsi per evitare uno scontro che poteva degenerare oltre modo e poteva rappresentare un rischio anche per i bagnanti.
Il cittadino senegalese finito in manette è risultato in Italia senza permesso di soggiorno e, una volta identificato, trasferito in carcere a Venezia. Ieri il giudice ha convalidato l’arresto disponendo l’obbligo di presentarsi per due giorni alla settimana nella stazione di polizia giudiziaria più vicina al suo domicilio che è stato individuato a Napoli, rinviando il processo al 16 settembre. «Contro questi soggetti sarà tolleranza zero - dice l’assessore alla Sicurezza di Jesolo, Otello Bergamo -. Non è accettabile che un gruppo di persone che sta violando la legge possa pensare di fare il bello e il cattivo tempo, mettendo a rischio l’incolumità del personale di polizia locale e dei tanti ospiti. Mi rivolgo a tutte le forze dell’ordine chiedendo che sia affrontata con determinazione questa situazione, che siano allontanati questi soggetti e non sia permesso loro di rimettere piede a Jesolo».
Monica Andolfatto
Giuseppe Babbo
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