Il decalogo dell'Ulss per gli hotel al mare: ecco le novità per aprire in sicurezza

Lunedì 11 Maggio 2020 di Diego Degan
Spiaggia di Sottomarina

VENEZIA - Vacanze sicure al mare: le associazioni di categoria sono pronte, con propri protocolli operativi, e aspettano solo le linee guida del Governo, che dovrebbero essere emesse a giorni. Nel frattempo l'Ulss 3 Serenissima si mette a disposizione per supportare le categorie nella prossima fase organizzativa, tra applicazioni pratiche della normativa e i possibili punti oscuri. Negli scorsi giorni, infatti, si è svolto un incontro con tutti gli operatori balneari di Sottomarina, allargato poi in videoconferenza agli albergatori e agli operatori delle spiagge veneziane.

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GLI IMPEGNI
«L'Azienda sanitaria - sottolinea il Direttore generale, Giuseppe Dal Ben - ha ascoltato le esigenze di questo settore fondamentale dell'economia del territorio. Due sono gli impegni che abbiamo preso: in primo luogo abbiamo voluto mettere a disposizione tutte le competenze sanitarie per accompagnare gli operatori ad attuare modalità operative praticabili, economicamente sostenibili, e graduabili nel tempo con il modificarsi delle condizioni, che tutti speriamo possano continuamente migliorare; in secondo luogo l'Ulss 3 si è impegnata a certificare il rispetto, da parte degli operatori e degli stabilimenti, delle normative che saranno adottate, affiancando le amministrazioni comunali e, insieme a loro, garantendo la qualità del servizio offerto dalle nostre spiagge, a vantaggio degli ospiti che le frequenteranno e degli stessi operatori». Per sapere quali saranno, nello specifico, le normative da applicare bisognerà aspettare ancora qualche giorno, anche se qualcosa è già stato anticipato per iniziativa delle categorie ansiose, ovviamente, di riprendere il lavoro. «Come Federalberghi nazionale dice Giuliano Boscolo Cegion, presidente degli albergatori di Sottomarina abbiamo già predisposto un protocollo operativo, per il quale abbiamo l'assenso della Regione Veneto. Contiamo sul fatto che anche il Governo lo approvi, altrimenti faremo le modifiche necessarie».
LE MISURE ALLO STUDIO
Gli alberghi si sono organizzati per evitare assembramenti con un solo corridoio d'ingresso (check-in) e uno d'uscita (check-out). «Anzi, molti sono già pronti per il check-in elettronico dice Cegion in modo che il contatto all'ingresso, con il cliente, si riduca alla sola consegna della card per l'accesso in camera». Per la ristorazione la formula prevalente sarà quella del bed & breakfast, con prima colazione in albergo, con le opportuna misure igieniche, e pranzo in spiaggia, in convenzione con gli stabilimenti balneari e cena libera in ristorante o pizzeria, dove le superfici più ampie a disposizione garantiranno il distanziamento. «Gli alberghi più grandi, però, potranno fornire anche i pasti distanziando i tavoli aggiunge Cegion le camere verranno sanificate con macchine a ozono che almeno la metà dei nostri alberghi si sono già procurati. La biancheria dei clienti verrà tenuta in contenitori separati». Passando alle spiagge.
GLI OPERATORI
Giorgio Bellemo, presidente di Ascot non espone particolari preoccupazioni organizzative. «Abbiamo già una legge regionale che fissa a quattro metri la distanza tra gli ombrelloni, o due e mezzo nelle spiagge più piccole. Per i plateatici dei chioschi, almeno qui a Sottomarina, abbiamo lo spazio per ingrandirli. Non credo che ci saranno problemi per il distanziamento. Io vedo, però, due aspetti da considerare con attenzione: le capanne che, da noi, diventano la seconda casa al mare di molti: se sono gruppi familiari varranno, immagino, le regole di chi abita nella stessa casa. Ma se sono gruppi di amici? Li assimiliamo ai congiunti? L'altro aspetto è quello delle spiagge libere: devono esserci, ma devono anche essere sorvegliate ma, ad oggi, il Comune non ha in bilancio neppure i fondi per il servizio di salvataggio».
Diego Degan
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Ultimo aggiornamento: 12 Maggio, 08:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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