Il buio e la rinascita dopo la sparatoria: Alex torna a casa ma non potrà più camminare

Giovedì 1 Giugno 2023 di Marco Corazza
Alex Sollufi

BIBIONE - «Ale finalmente torna a casa». E scatta la raccolta fondi. A distanza di quasi un anno Alex Sollufi, il 37enne di San Michele al Tagliamento rimasto gravemente ferito dai proiettili della pistola impugnata dal collega Artur Haxhiu, ritorna a casa, ma non può più camminare a causa delle gravissime lesioni dovute alla sparatoria. Per questo la sua abitazione dovrà essere sottoposta a modifiche strutturali, con pedane e sollevatori che lo aiuteranno a muoversi tra le mura domestiche.

Cambiamenti sostanziali nell'abitazione per i quali servono soldi che la famiglia non ha. Da qui è scattata la raccolta fondi che permetterà ad Alex di trovare un lieve sollievo, ma soprattutto la possibilità di potersi muovere tra le stanze.

LA MOGLIE
«Alex torna finalmente a casa - spiega la moglie Silvana, che lo attende a casa insieme al figlio -, potremo finalmente riabbracciarlo. Abbiamo vissuto un anno d'inferno, vissuto giorno per giorno; lui ha lottato contro la morte». «Con la voce dell'anima spezzata in mille pezzi - aggiunge Silvana -, possiamo finalmente gridare che abbiamo vinto. Certamente il prezzo è è stato grande, troppo grande, ma riavere il papà di mio figlio a casa è una grande vittoria».
Alex, dopo la sparatoria che lo ha portato quasi alla morte, è stato sottoposto a diversi interventi chirurgici che gli permetteranno di rincasare, anche se con una vita cambiata radicalmente. «Purtroppo ha perso il controllo di metà del corpo - spiega la moglie - Dovrà abituarsi a una nuova vita e noi con lui. Il nostro cambiamento inizia con l'adattamento della nostra casa che richiede esborsi importanti di denaro, che purtroppo non abbiamo, né possiamo permetterci».

L'APPELLO
Per questo la donna, assieme alla cognata, ha deciso di lanciare una raccolta fondi attraverso la piattaforma Gofound a cui hanno subito aderito 14 persone, che hanno permesso la raccolta di 910 dollari. La strada però è ancora lunga per raggiungere l'obiettivo prefissato di 20mila dollari che permetteranno alla famiglia di Alex le ristrutturazioni necessarie ad accoglierlo a casa. Chi volesse contribuire alla raccolta fondi potrà farlo con la donazione all'indirizzo https://gofund.me/2fac39b9.

L'AGGUATO
La mattina del 27 giugno Alex era rimasto ferito da Arthur Haxhiu, il collega dell'azienda di giardinaggio che gli aveva sparato riservando lo stesso ad altri due colleghi. Haxhiu aveva colpito in volto il collega albanese, ora trentasettenne, un altro compagno di lavoro italiano di 60 anni e un cinquantenne albanese con cui aveva avuto uno screzio finito in denuncia e processo concluso con una condanna per Haxhiu a due mesi di reclusione. Dopo una fuga durata qualche giorno, i carabinieri di Portogruaro con i colleghi di Latisana lo trovarono a Cesarolo.

      

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