MESTRE - I carabinieri di Spinea hanno colto sul fatto L. E., albanese di 19 anni arrestando per spaccio essendo stato trovato in possesso di più di 10 grammi di cocaina e 285 euro in contanti, oltreché di tutto il materiale necessario al confezionamento delle singole dosi rinvenuti nell’abitazione.
Nelle maglie dei controlli è finita una coppia di automobilisti, lo straniero ed un giovane di Martellago, che venivano notati a gesticolare in una auto parcheggiata a bordo strada. L’operazione è scaturita proprio per far rispettare i divieti anti/Covid-19, poiché tale interazione è palesemente vietata, ma è sfociata in un arresto in flagranza per spaccio poiché sotto al sedile dell’albanese veniva rinvenuto un pacchetto di sigarette con ben 21 dosi di “coca” belle e pronte allo spaccio. Dalle tasche saltavano fuori invece banconote di piccolo taglio, come detto per quasi 300 euro, così da far scattare l’incontrovertibile accusa di spaccio e quindi il presupposto per la rituale perquisizione domiciliare, grazie alla quale venivano sequestrati i classici bilancini e tutto il materiale di confezionamento, nonché nascevano i presupposti per il suo arresto in flagranza di reato.
Durante le fasi di identificazione dei due, salta fuori anche che il giovane italiano era sotto “ricatto” ormai da mesi, per un debito di droga non saldato e lo spacciatore lo teneva costantemente sotto minaccia, rinvigorita proprio nell’acceso colloquio “veicolare” colto al passaggio dei carabinieri.
Ultimo aggiornamento: 13:22
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Durante le fasi di identificazione dei due, salta fuori anche che il giovane italiano era sotto “ricatto” ormai da mesi, per un debito di droga non saldato e lo spacciatore lo teneva costantemente sotto minaccia, rinvigorita proprio nell’acceso colloquio “veicolare” colto al passaggio dei carabinieri.
Scattava quindi per lo straniero anche l’accusa di tentata estorsione, mentre entrambi sono stati contravvenzionati per la violazione del divieto “Covid-19”.