Spacciatore in fuga si tuffa dal pontile ma non sa nuotare: carabiniere lo salva

Martedì 7 Agosto 2018
foto di repertorio
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JESOLO - Tenta di fuggire tuffandosi dal pontile, ma rischia di annegare e viene salvato da un carabiniere che nel compiere il bel gesto si frattura il dito di una mano. E' successo nell'ultimo fine settimana, nella zona dell'arenile di piazza Mazzini a Jesolo, dove si è svolta l'ennesima operazione contro lo spaccio di stupefacenti.

Coordinata dal comando provinciale dei Carabinieri, ha visto impiegati i militari dell'Arma di Jesolo, quindi gli agenti della Polizia locale, il Nucleo operativo e radiomobile della compagnia dei carabinieri di San Donà e i cani del Nucleo cinofili di Torreglia. L'intensa attività di contrasto e repressione dello spaccio ha portato anche ad alcune denunce a piede libero. Una di queste era indirizzata a un 28enne straniero, in Italia senza fissa dimora, trovato in possesso di due dosi di cocaina. Il giovane si è reso protagonista di un maldestro tentativo di fuga tuffandosi da un pontile (è successo in piena notte, tra sabato e domenica), salvo poi farsi prendere dal panico perché non sapeva nuotare.

A quel punto uno dei carabinieri che lo stava rincorrendo si è tuffato a sua volta, portandolo a riva e, di fatto, salvandolo. Operazione che gli è costata la frattura del quarto metatarso della mano destra. Nella stessa nottata era stato fermato e denunciato anche un 47enne senza fissa dimora, pregiudicato, anche lui con 2 grammi di cocaina e 105 euro, provento dello spaccio. Inoltre segnalati, in quanto assuntori, un 28enne di Vicenza, un 19enne di Roncà (Verona) e un 24 di Paese (Treviso). Il cane Cyr ha, quindi, trovato lungo l'arenile, 20 dosi con complessivi 150 grammi di marijuana. Ad oggi questo tipo di operazioni hanno portato al deferimento di 54 persone e 20 tra arrestati e fermati; 10 gli indagati per reati contro il patrimonio, senza dimenticare che - come abbiamo riportato nei giorni scorsi - è stato identificato il rapinatore dell'hotel Cellini e prima ancora del ristorante Atmosphere. Inoltre, anche con l'impiego della Stazione Mobile in piazza Mazzini e con militari in borghese, sono state indagate 15 persone per spaccio, 5 arrestate in flagranza di reato.

Domenica pomeriggio, invece, a San Donà, nell'ex cantina, sono state trovate due persone intente a smontare e caricare in un furgone vario materiale ferroso, pompe e motori idraulici per la lavorazione del vino, oltre a tubi in acciaio inox. Si tratta di un 27enne italiano di Motta di Livenza e di un uomo originario del Marocco di 39 anni, residente a San Donà: entrambi sono stati arrestati per furto aggravato in concorso. 
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