CHIOGGIA - «La Soprintendenza non ha bocciato il progetto del nuovo Lungomare, anzi l'ha approvato. Ma ha introdotto una prescrizione relativamente a due camminamenti di accesso».
Ma Ferro getta acqua sul fuoco. «La prescrizione - ribatte il sindaco indica solo che questi due accessi devono essere privi di palme, perplessità che tra l'altro avevo già espresso all'allora assessore, mentre la pavimentazione di uno dei due deve essere realizzata in legno riciclato, diversamente da lastre di porfido che il progetto indicava quale soluzione per il transito dei mezzi di soccorso. Troveremo una soluzione con gli uffici per aggiornare questi dettagli».
«FUNZIONALITÀ A RISCHIO»
Non si tratta di dettagli, per l'ex assessore ai Lavori pubblici, Alessandra Penzo che si era dimessa, in febbraio, in polemica con il primo cittadino. «Sono due accessi perché alla Soprintendenza è stato presentato solo il primo stralcio del primo lotto dei lavori, per ragioni legate ai tempi di intervento, ma il problema sarà evidentemente lo stesso per tutti gli altri passaggi futuri». Per la Penzo «tutti gli accessi dovranno essere in legno riciclato e questo causerà problemi di funzionalità per i mezzi di soccorso, per la raccolta rifiuti, per le macchine operatrici che non potranno passarci sopra. Oltretutto il Comune dovrebbe farsi carico anche di togliere e rimettere le passerelle ad ogni cambio di stagione. La Soprintendenza ha negato anche l'illuminazione rasoterra, utilissima per la frequentazione serale». Quanto alle palme, «so che il sindaco preferisce i tamerici, ma le palme avrebbero creato delle zone ombreggiate, sfruttabili anche in bassa stagione. E poi, di palme ce ne sono già negli stabilimenti di Sottomarina e le 500 previste non verranno tolte dal Lungomare che, contrariamente ai camminamenti, non è soggetto a parere della Soprintendenza».