VENEZIA - «Mi dispiace per quanto si è scatenato attorno al mio nome. Ho già dato mandato ai miei legali, gli avvocati Daniele Vianello e Lisa Barbini, di procedere con una diffida contro chi, senza nessuna autorizzazione, ha pubblicato quelle foto e per i commenti che ne sono scaturiti». Agata Isabella Centasso, 31 anni, è sinceramente dispiaciuta. Gioca a calcio per passione, dilettante senza alcun compenso, dal 2008-09, prima al Lido di Venezia poi con il Vfc Venezia Calcio con base a Marcon.
Per Il Gazzettino fa una deroga al silenzio che si è imposta.
«Vorrei che questa vicenda finisse qui, se ne è parlato anche troppo, mio malgrado - dice - non voglio perciò alimentare altre polemiche. Quanto successo mi ha turbato e mi fa riflettere. Quello che vorrei che si sapesse è che quanto successo è avvenuto a mia insaputa, nessuno mi ha chiesto nulla né mi ha mai interpellata al riguardo. Gioco a calcio perché è la mia passione, non il mio lavoro e dispiace finire sotto i riflettori non per l'impegno e i sacrifici che facciamo ma per queste cose. Fa riflettere».
Hanno fatto scalpore però alcune sue foto in costume.
«Il problema non sono le foto, ma i titoli e le frasi che ne sono scaturite e gli epiteti decisamente sessisti e poco edificanti.
Che cosa si aspetta da Dagospia?
«Senza suscitare altre polemiche, vorrei che il caso si chiudesse qui. La vicenda mi dispiace e mi fa riflettere... Ma non credo di aver fatto nulla di male. Ringrazio, invece, tutti per i messaggi di vicinanza che mi stanno arrivando».
