Il soldato Giulia che denunciò violenza al "battesimo del volo": «Espulsa solo per ritorsione»

Sabato 24 Aprile 2021 di Luisa Giantin
Giulia Schiff

MIRA (VENEZIA) - «L'allieva pilota Giulia Schiff va reintegrata nell'Aeronautica Militare, la sua espulsione era illegittima». A sostenerlo sono i legali della giovane allieva, che ieri hanno depositato l'appello al Consiglio di Stato per l'annullamento della sentenza del Tar Lazio dello scorso gennaio. I giudici amministrativi avevano accolto le motivazioni dei vertici militari poiché, secondo loro, la ragazza aveva manifestato «insofferenza alla disciplina, all'obbedienza, alla subordinazione, al rigore, alla puntualità e allo spirito di sacrificio necessari per intraprendere una carriera militare». Inoltre non ci sarebbe stata prova che la sua espulsione fosse una ritorsione avvenuta a seguito della denuncia di aver subito atti di nonnismo durante il battesimo del nolo, come invece sottolineavano i legali della Schiff. Secondo l'avvocato Massimiliano Strampelli, legale della pilota, nella vicenda sono emersi nuovi sviluppi e ci sarebbero le condizioni ribaltare la decisione dell'Aeronautica militare. Motivazioni espresse nell'articolata documentazione presentata per l'appello al Consiglio di Stato. 
LA VICENDA

Alla base di tutto quanto accaduto nel 2018, quando l'allieva della scuola di volo di Latina ottiene il brevetto di pilota ufficiale dell'Aeronautica e viene sottoposta, nonostante il suo diniego, al battesimo del volo. Una consuetudine tra ufficiali che ben presto, per la giovane, si trasforma in una serie di vessazioni, registrata anche in un video girato dagli stessi commilitoni. Giulia segnala quanto accaduto al padre, ex pilota dell'Aeronautica, che con discrezione chiede spiegazioni ai superiori. «È proprio a seguito della richiesta di chiarimenti da parte del padre che i diretti superiori di Giulia spiega l'avvocato Strampelli avrebbero iniziato ad assegnarle punizioni, lettere di biasimo e vessazioni, che alcuni testimoni che non hanno voluto rivelare la propria identità, nel corso di una recente trasmissione televisiva avrebbero definito addirittura martirio, e che avrebbero poi motivato l'espulsione della Schiff. Ci sono video e foto che documentano tutto questo ed è importante che il Consiglio di Stato acquisisca queste prove. In sostanza il superiore di Giulia, dopo la richiesta di chiarimento sulla vicenda del battesimo del volo da parte dei suoi superiori, avrebbe cambiato atteggiamento nei confronti dell'allieva pilota fino a indurre l'espulsione». 
IL PROCESSO

Oltre al provvedimento amministrativo c'è anche un altro filone che si intreccia nella vicenda, il processo per lesioni personali pluriaggravate e in concorso al Tribunale militare di Roma, e che vede imputati otto sergenti del 70esimo Stormo dell'Aeronautica di Latina. Lo scorso marzo si è tenuta la prima udienza mentre la prossima, fissata inizialmente per il 7 maggio, è stata rinviata al 23 settembre. Il ministero della Difesa parteciperà come responsabile civile. «Il fatto che siano emersi dei testimoni che attestano le vessazioni subite da Giulia, dopo la segnalazione di quanto avvenuto durante il battesimo del volo, rompe il muro di omertà che si è creato attorno a Giulia nell'ambiente militare chiude l'avvocato Strampelli. Il nostro obiettivo è il reintegro della nostra assistita nell'Aeronautica militare, così che possa completare la scuola di volo intrapresa con successo sospesa a causa di questa vicenda».
 

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